Rappresentazione simbolica comune del Chakra 4, Anahata |
Posizionato sotto lo sterno davanti, tra le scapole dietro; comprende timo, cuore, polmoni, arterie; è separato dal terzo segmento dal diaframma respiratorio ed è separato dal quinto dai muscoli delle spalle.
È il punto di equilibrio tra i tre chakra inferiori ed i tre superiori. Attraverso questo chakra si esprime l’amore nell’ambito familiare, attraverso esso si gode dell’amore dei cari e si esprime l’amore ad essi.
Ghiandola endocrina collegata: timo.
Correlazioni fisiche: disturbi cardiocircolatori, aritmie cardiache, iper e ipotensione, angina pectoris, problemi alle coronarie, asma bronchiale, polmonite, pericardite, disturbi del timo.
Mantra collegato: Yam.
La nota musicale corrispondente: Fa.
Colore corrispondente: Rosa - Verde.
In questo Chakra si ha l'unione dell'energia color bianco proveniente dal settimo chakra con il rosso proveniente dal primo, fondendosi a formare il rosa.
È legato alla famiglia, al rapporto con i genitori, i figli, il marito, la moglie, i nonni. Attraverso questo chakra amiamo i nostri cari e godiamo della loro presenza. Attraverso questo centro la mamma fornisce amore al lattante. Quando il centro è aperto accettiamo il nostro caro come è e gli diamo un amore incondizionato, senza aspettarci niente in cambio.
Un blocco avviene in caso di conflitti nell’ambito familiare, come separazione o abbandono. Fisicamente il blocco si manifesta con tutte le malattie legate agli organi presenti in questo segmento, come ad esempio allergie respiratorie, asma bronchiale, psoriasi, bronchite spastica.
Una curiosità da http://www.ansa.it/, articolo del 10 Gennaio 2012 :
Dolore lutto aumenta rischio infarto
21 volte piu'alto in 1/o giorno perdita,6 volte in 1/a settimana
10 gennaio, 11:51
Il lutto per la perdita di una persona cara persa da poco fa male al cuore, veramente. Il rischio di avere un attacco cardiaco e' infatti 21 volte piu' alto nel primo giorno in cui si ha la notizia della perdita, e sei volte maggiore nella prima settimana. Lo ha verificato uno studio condotto su 2000 persone, pubblicato sulla rivista 'Circulation'.
Secondo gli esperti infatti il dolore intenso per la morte di qualcuno impone al cuore uno sforzo e una tensione extra. I sintomi da tenere d'occhio sono dolore al petto e respiro corto.
Lo stress psicologico, associato al lutto, aumentano il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la coagulazione, facendo cosi' salire il rischio di un infarto. A cio' si aggiunge che chi vive una perdita dorme e mangia di meno, non si prende cura di se' e magari smette di prendere i farmaci che deve assumere.
Percio' ''in queste situazioni - spiega Murray Mittleman, coordinatore dello studio - bisogna prendersi cura di se stessi e porre attenzione a sintomi di un possibile attacco cardiaco. Amici e familiari devono tenere gli occhi aperti''.
I ricercatori hanno studiato 1985 persone sopravvissute ad un attacco di cuore, e visto quante di loro avessero vissuto un lutto recente. Tra i partecipanti allo studio il 13,6% aveva perso una persona cara nei 6 mesi precedenti, e di questi 19 il giorno prima dell'infarto. Il rischio e' dunque molto piu' alto nei primi sette giorni che seguono la morte della persona amata, e diminuisce progressivamente. Piu' soggette sono le vedove che hanno un rischio maggiore nel lungo periodo di morire, con patologie cardiache e ictus responsabili del loro decesso in circa la meta' dei casi.
Annica
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Una curiosità da http://www.ansa.it/, articolo del 10 Gennaio 2012 :
Dolore lutto aumenta rischio infarto
21 volte piu'alto in 1/o giorno perdita,6 volte in 1/a settimana
10 gennaio, 11:51
Il lutto per la perdita di una persona cara persa da poco fa male al cuore, veramente. Il rischio di avere un attacco cardiaco e' infatti 21 volte piu' alto nel primo giorno in cui si ha la notizia della perdita, e sei volte maggiore nella prima settimana. Lo ha verificato uno studio condotto su 2000 persone, pubblicato sulla rivista 'Circulation'.
Secondo gli esperti infatti il dolore intenso per la morte di qualcuno impone al cuore uno sforzo e una tensione extra. I sintomi da tenere d'occhio sono dolore al petto e respiro corto.
Lo stress psicologico, associato al lutto, aumentano il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la coagulazione, facendo cosi' salire il rischio di un infarto. A cio' si aggiunge che chi vive una perdita dorme e mangia di meno, non si prende cura di se' e magari smette di prendere i farmaci che deve assumere.
Percio' ''in queste situazioni - spiega Murray Mittleman, coordinatore dello studio - bisogna prendersi cura di se stessi e porre attenzione a sintomi di un possibile attacco cardiaco. Amici e familiari devono tenere gli occhi aperti''.
I ricercatori hanno studiato 1985 persone sopravvissute ad un attacco di cuore, e visto quante di loro avessero vissuto un lutto recente. Tra i partecipanti allo studio il 13,6% aveva perso una persona cara nei 6 mesi precedenti, e di questi 19 il giorno prima dell'infarto. Il rischio e' dunque molto piu' alto nei primi sette giorni che seguono la morte della persona amata, e diminuisce progressivamente. Piu' soggette sono le vedove che hanno un rischio maggiore nel lungo periodo di morire, con patologie cardiache e ictus responsabili del loro decesso in circa la meta' dei casi.
Annica
Ciao Annica, ormai aspetto con entusiasmo la descrizione di ogni chakra! Domanda: il colore e la nota come vengono associati ai vari chakra e a cosa servono? Per stimolarli, visualizzarli o semplicemente distinguerli? Super bacio, meg
RispondiEliminaBeh Meg, ogni colore ha una sua precisa frequenza d'onda (farò un post a riguardo) come tutte le cose in natura, anche le note musicali, diciamo che le note musicali vanno in "risonanza" con precisi colori ed ogni colore va in risonanza con un preciso chakra. Alla fine la spiritualità è tutta una questione di fisica oscillatoria :-) non sò quanto hai capito... ahimè... ma farò un post ad hoc sull'argomento.
RispondiEliminaGrazie per la precisazione, invece... Non avevo collegato le due cose. Sai che con la fisica, io proprio sono la negazione assoluta! Pensavo ad una sorta di tradizione, magari data dalla simbologia:-)
RispondiEliminaMa anche la simbologia ha una sua vibrazione, come le parole, una parola buona arriva al cuore e dà gioia, una bestemmia arriva dentro e fa male... uno scritto può commuovere o meno... eppure è un ammasso di segni (lettere)...
RispondiEliminaVerissimo. Il mondo delle parole lo mastico di più, questo è certo. E di sicuro una parola d'amore arriva dritta al cuore, facendoci stare bene. Però la fisica, nada, mi sfugge. Spero sempre nel "C'era una volta un anziano monaco che pensò di dipingere il quarto chakra in verde e così da quel giorno...ecc, ecc". Come la fiaba di Biancaneve e i sette chakra. La conosci, no? Scherzo, naturalmente ;-)
RispondiEliminaMi rendo conto che è un argomento complesso, da approfondire.