venerdì 30 settembre 2011

Dalla Conferenza sulla Radiestesia del 29 settembre 2011

Qui sotto troverete il file pdf del riassunto della serata, scaricabile comunque da QUI

Radiestesia Quotidiana- Sunto Della Serata

E questo è l'Allegato al riassunto della serata, la Tavola Radiestesica, che potrete scaricare da QUI

Allegato al Sunto della serata - Grafico Radiestesico

Purtroppo ieri ho avuto un malfunzionamento di livestream con la mia webcam e ci siamo radunati tutti i skype, le prossime conferenze online verranno sempre fatte con l'ausilio di skype, il mio nickname skype è sezioneaureastudio, ci scusiamo con tutti per il disagio.


Se non riuscite a scaricare fatemi richiesta dei files via e-mail: sezioneaurea.studio@gmail.com

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venerdì 23 settembre 2011

L'importanza del Valore Biologico delle Proteine nei vari alimenti.

In ogni angolo della rete troviamo informazioni su quanto sia vero che i legumi contengono tutti gli aminoacidi essenziali come le carni, i formaggi, le uova, ed è vero ma nessuno si sofferma più di tanto ad analizzare bene il valore biologico delle proteine contenute in tutti questi alimenti.
Indipendentemente dalla dieta che ognuno di noi segue, Onnivora o Vegetariana, Vegana ecc.. Questo articolo serve per far chiarezza sull'importanza non solo della quantità delle proteine negli alimenti ma anche della loro qualità intesa come Valore Biologico (VB) ossia  la quantità di azoto effettivamente assorbito ed  utilizzato al netto delle perdite urinarie, fecali, cutanee ecc. Una proteina che possiede un perfetto equilibrio tra aminoacidi assorbiti e tra amminoacidi ritenuti ha un valore biologico di 100. La proteina di riferimento è quella dell'uovo che presenta un VB pari al 100%. Ecco una tabella che rappresenta il VB di diversi alimenti:

Fonte proteicaValore biologico in %
UOVA100
LATTE91
CARNE BOVINA80
PESCE78
PROTEINE DELLA SOIA74
RISO59
GRANO54
ARACHIDI43
FAGIOLI SECCHI34
PATATA34


Ecco il calcolo per ricavare il VB dell'alimento:


Da tener presente che dopo la cottura inevitabilmente il valore biologico cala ulteriormente, ad esempio la carne di manzo arriva addirittura a 50, ciò sta a significare che la carne bovina cotta "al sangue" preserva più il VB delle proteine contenute.

Ora ecco un'altra tabella dove vediamo i cibi con maggior contenuto proteico:

Alimenti con maggior contenuto di proteine
ALIMENTOg proteine/100g
SOIA SECCA36,9
GRANA33,9
BRESAOLA32
PINOLI31.9
ARACHIDI TOSTATE29
PROSCIUTTO CRUDO28
SALAME27
...
FAGIOLI SECCHI23,6
PETTO DI POLLO23,3
TONNO FRESCO21,5
BOVINO ADULTO FILETTO20.5
MERLUZZO O NASELLO17,0



Inoltre,  per quanto riguarda il contenuto in aminoacidi essenziali si possono definire complete o nobili quelle proteine che contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e in rapporti equilibrati. In generale le proteine animali sono complete e quelle vegetali sono incomplete. La dicitura nobili associata alle proteine vegetali non è corretta ed è stata introdotta per contrastare il detto secondo il quale "i legumi sono la carne dei poveri". In realtà assumere una discreta fonte di proteine vegetali nella dieta è importantissimo e per valorizzarle ulteriormente questo concetto è stato introdotto impropriamente il termine "nobili". 

Come sempre, il buon equilibrio è la chiave di tutto.

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mercoledì 14 settembre 2011

Il Cancro dal punto di vista Energetico

Da molti decenni è attiva la ricerca sul cancro e da decenni si sente sempre dire che "siamo vicini ad una cura definitiva", "novità nella cura del cancro", "nuovi passi avanti nella cura del cancro" ma ahimè, la gente continua a morire di cancro e continua a sottoporsi a devastanti "cure" chemioterapiche. A tal proposito vi linko un articolo che risale al 1998 intitolato l'Arma Chimica, in questo articolo leggerete la chemioterapia per quello che è. 


Dott. Vecchietti Armando
E' interessante lo studio del Biologo Dott. Armando Vecchietti, dell’ONLUS Co.Ri.Org (Consulenza e Ricerca Orgonomica) che porta avanti gli studi di Wilhelm Reich sulla scoperta di come si forma il cancro, e che vuole portare all'attenzione dell'autorità medica una visione del tutto nuova, che farebbe fare un salto alla ricerca in chiave funzionale ed energetica sulla causa reale del perché l'organismo vivente umano, va incontro alla degenerazione cellulare e putrefazione del corpo, è il cancro è l'ultimo stadio di questa putrefazione che porta alla morte della vita.




Ecco cosa dice:


"Trent'anni fa un grande clinico parigino all'apertura di un congresso di oncologia a Parigi, disse queste testuali parole" Tutto quello che sappiamo oggi sul cancro può essere riassunto su mezza pagina di quaderno" facendo intendere che non sapevano assolutamente nulla. Nel frattempo è trascorso molto tempo e dopo trent'anni di ricerche ci si aspetterebbe che qualcosa sia cambiato. Purtroppo non è così e nella sostanza del problema è cambiato poco o nulla. Come allora, per le conoscenze di base, l'oncologia ufficiale brancola ancora nel buio e a tutt'oggi per esempio, non sa cosa veramente succede tra la cellula sana e la cellula malata. La ricerca oncologica moderna nasce con la presidenza Nixon e da allora nelle biblioteche si sono prodotti chilometri di pubblicazioni scientifiche sull'argomento cancro. Ogni anno, in tutto il mondo, vengono pubblicate migliaia di pubblicazioni e la branca dell'oncologia è il settore della medicina che ha più pubblicazioni in assoluto. Nei quotidiani, nei settimanali, nei periodici, non c'è giorno che non si legga notizia che qualcuno che ha scoperto qualcosa che viene definito "rivoluzionario". La domanda che ci si pone è: "Come è possibile che queste miliardi di parole non hanno ancora minimamente scalfito l'enigma del cancro? Non sarebbe opportuno chiedersi se la "ricerca oncologica" sta veramente ricercando nella direzione giusta o se invece è necessario ed opportuno cambiare direzione? Tutti sappiamo che tra i problemi irrisolti dell'oncologia quello più indagato è sicuramente quello che si riferisce a come si forma la cellula cancerosa. Per la ricerca oncologica classica essa si forma da una mutazione genetica della cellula sana. Quando ciò accade, la cellula sana in un certo qual modo "impazzisce", diventa cancerosa e con questo presupposto raccoglie tutti gli sforzi della medicina che si orientano verso di essa ovviamente considerata la causa della malattia e quindi il bersaglio da colpire. Per cercare di spiegare la sua origine, i ricercatori hanno indagato i vari campi e pur avendo cercato tra cause virali, immunologiche e genetiche, non sono mai approdati a nulla di definitivo. Nonostante tutto, molti credono ancora che un vaccino, le cellule staminali o i farmaci "intelligenti" prima o poi risolveranno il problema. In oncologia è opinione corrente che quando si sviluppa un tumore, una o più cellule sane hanno cominciato ad "agitarsi", hanno iniziato a dividersi incessantemente e così facendo hanno formato la massa tumorale che diventa ora visibile. Inoltre, contrariamente alle cellule sane, quelle cancerose riescono anche a muoversi e arrivando in altri tessuti riescono ad "infettare" tutto il corpo. Ma come è possibile che una cellula sana diventi cancerosa? La cellula cancerosa è un organismo molto fragile si uccide con un soffio e quando è attaccata essa è incapace di opporre una resistenza efficace. Vedremo tra breve come sia un errore credere che la cellula cancerosa si sviluppi direttamente da una qualsiasi mutazione di una cellula sana. In verità le cellule dei tessuti colpiti, molto prima subiscono delle modificazioni che solo in seguito portano alla formazione della cellula cancerosa. Molto probabilmente se la lotta contro il cancro non ha raggiunto gli obiettivi che si era proposta di raggiungere è perché ha continuato a considerare la cellula cancerosa come l'oggetto della ricerca senza rendersi conto che il cancro non è la malattia di una cellula ma la malattia di tutto l'organismo."


Dopo trent’anni di attività scientifica e di laboratorio, il dottor Armando Vecchietti dichiara di essere approdato ad importanti scoperte nel campo della ricerca sul cancro, una sua intervista compare su un giornale locale dove, in un'intervista dove spiega cosa ha scoperto, la vera diagnosi precoce del cancro. Nel suo sito spiega l'oncogenesi, come nasce il cancro secondo le ricerche di Reich e sue.


Terapia: Una vera terapia secondo Vecchietti non dovrebbe colpire direttamente la cellula cancerosa o il tumore. La cellula cancerosa infatti non e' la causa del cancro ma la conseguenza e come tale non interessa come bersaglio terapeutico.

Il cancro e' una patologia che riguarda lo stato energetico 
di tutto il corpo e non di una cellula. E' quindi importante ricaricare tutto l'organismo. 

Quando cio' accade il risultato e' un arresto e un riassorbimento della processo degenerativo, diminuzione del dolore oncologico ed un eccellente miglioramento della qualità della vita.
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Il Cancro in definitiva è una malattia da carenza energetica eccessiva ed è necessario fornire energia all'organismo perchè cominci il processo di pulizia e di guarigione. Come si evince dagli studi del Dott. Vecchietti, nel suo sito cellulacancerosa.it possiamo vedere che si la cellula sana si riempie di vescicolette che poi diventano entità autonome, più piccole, che necessitano di una minor quantità di energia per vivere rispetto ad una cellula sana normale, infatti sono di dimensioni ridotte rispetto ad una cellula normale, e si formano poi batteri, i cosiddetti Bacilli T.

Una cellula sana ha dimensioni di decine di micrometri (1 micrometro = un millesimo di millimetro), mentre un batterio misura pochi micrometri o meno di un micrometro.

Una cellula con dimensioni ridotte ha bisogno di meno energia per sopravvivere... infatti in un soggetto che sviluppa il cancro l'energia disponibile è così bassa da non poter più mantenere cellule normali e così... si manifesta il fenomeno della "sopravvivenza", per evitare "l'estinzione" infatti c'è una "riproduzione cellulare fuori controllo". 

Ecco il diagramma della vita di una cellula sana a confronto con quello di una cellula cancerosa:


Con la chemioterapia non si fa altro che togliere ancora più energia ad un organismo già con un livello di energia critico, è indispensabile invece il potenziale d'azione della cellula affinche compia il suo ciclo vitale in maniera completa e sana, affinchè svolga correttamente le sue funzioni.


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mercoledì 7 settembre 2011

La Coscienza Umana



Cos'è la coscienza? In cosa consiste e come si manifesta? 

Beh innanzitutto riportiamo quello che dice la scienza psichiatrica, la psicologia e l'etica a proposito di questo termine tanto discusso e tanto confuso:

"La coscienza è, in campo psichiatrico, una funzione psichica che comprende un elemento riflessivo, la consapevolezza del proprio essere e della propria realtà psichica e uno integrativo per cui le varie realtà psichiche (desideri, pensieri, idee, sentimenti, ecc.) di cui l'individuo è conscio in un dato momento sono vissuti e avvertiti come un tutto organico alla base dell'unità dell'individuo stesso, separate dal mondo esterno e che si evolvono nel tempo. La coscienza è uno stato di vigilanza, la capacità di percepire gli stimoli sensoriali e di portare avanti e controllare i processi del pensiero.

In psicologia, è lo stato o l'atto di essere consci. 

In ambito etico, con la parola coscienza intende la capacità di distinguere il bene e il male, per comportarsi di conseguenza." 

Tratto da da Wikipedia

La Coscienza è strettamente collegata alla Consapevolezza dell'Uomo, ma non sono la stessa cosa, mentre la consapevolezza è la presa di coscienza di un qualcosa, entrare in possesso di un sapere, la coscienza è la parte responsabile dei pensieri e delle intenzioni che ci permette di considerare gli eventi, le persone e le cose attorno a noi, di deliberare e decidere quali sono le cose concepibili e le cose possibili, ci permette di arrivare a sapere. Possiamo dire che la Coscienza è responsabile della nostra Consapevolezza, possiamo dire che la nostra Consapevolezza è la conseguenza di come esercitiamo la nostra Coscienza
La coscienza intesa in questo modo è prerogativa esclusiva dell'Anima Umana, e ha tre funzioni:
  1. Funzione psichica capace di intendere,definire e di separare l'Io dal mondo esterno;
  2. attribuisce lo stato vigile alla mente che è contrapposto alla "perdita di coscienza" che si ha nello svenimento, nel sonno o durante il coma (non tutti i coma);
  3. in ambito etico conferisce la capacità di distinzione tra bene e male.
La coscienza fa parte della Personalità di ognuno di noi ed è diversa a seconda dell'evoluzione spirituale di ognuno di noi, infatti, a seconda del nostro livello Spirituale dell'Anima Umana siamo più o meno dotati di coscienza. Diciamo che, più alto è il livello spirituale dell'Anima Umana e più essa prevarrà sulla parte animale dell'Uomo, quindi la capacità di distinguere bene il bene dal male viene con l'esperienza nella vita, quando si è sentito il male, la sofferenza si impara a conoscerlo ed a distinguerlo dalla gioia, la felicità. 

Le esperienze di vita (vedi "esperienze di vita e karma" in questo articolo) ci permettono di accrescere la nostra spiritualità, di accrescere la nostra coscienza e di conseguenza la nostra consapevolezza. 

Auguro Buona crescita a tutti...

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lunedì 5 settembre 2011

L'Omeopatia vista dalla Chiesa

Questo articolo che ora sto creando serve per portare a fare un altro ragionamento, come uso di Sezione Aurea fare, in particolar modo sulla concezione che la Chiesa ha nei confronti dell'Omeopatia e di tutte le tecniche per il Benessere non convenzionali. 
Riporto lo scritto da questo sito: Diosalva.net  ed ovviamente, porterò quello che in questo sito non viene spiegato riguardo alle tecniche olistiche ma in particolar modo riguardo una disciplina in particolare, che personalmente conosco molto bene, ossia la Cristalloterapia


Nel sito in questione si dice:

"Le basi del princìpio omeopatico possono essere rintracciate nella lontana medicina Ayurveda, che parla di almeno due metodi di trattamento della malattia: uno, nel quale la medicina è somministrata per attaccare la malattia stessa, e il secondo, quando la medicina è somministrata affinché il colpo possa rinforzare il proprio sistema di guarigione.

Questo, e molto della profonda conoscenza dell’Oriente fu portato in Occidente dai Greci, che lo insegnarono e trasmisero nelle loro scuole esoteriche. La Medicina Ayurvedica (etimologicamente “scienza della vita”), praticata in India negli ultimi 5.000 anni, viene considerato un sistema diagnostico-terapeutico comprensivo di medicine che combinano le terapie naturali, con un approccio altamente personalizzato per il trattamento delle varie patologi. Questo tipo di medicina pone identica enfasi sul corpo, la mente e lo spirito.

La chiave di volta della Medicina Ayurvedica è la costituzione individuale (Prakryti), e una volta identificata consente di stabilire dei profili personali, che includono la forza e la suscettibilità del singolo soggetto ad ammalarsi. La Medicina Ayurvedica si basa sul concetto dei tre umori o Dosha, ne esistono tre tipi e sono conosciuti come Vata, Pitta e Kapha.

Nel 1790 l’omeopatia fu riscoperta dal medico tedesco Samuel Hahnemann all’Università di Lipsia e successivamente di Erlangen, dove si laureò nel 1779. In questo periodo entrò nella massoneria. Egli rifiutò il concetto che la malattia si dovesse curare facendo fuoriuscire dal corpo la materia malata e sostenne invece che occorreva aiutare la forza vitale a riportare l’armonia e l’equilibrio all’interno dell’organismo, con aria fresca, cibo sano ed esercizio. Il principio chiave di questo sistema, conosciuto come trattamento attraverso i simili, fu di somministrare medicine che creavano nella persona sana gli stessi sintomi che si riscontravano nel paziente ammalato. In questo modo, il meccanismo di difesa del corpo contro la malattia si supponeva che ne sarebbe stato rinforzato.

L’approccio portò a cure insolite e anche spettacolari e il metodo, nonostante l’ostilità della medicina ortodossa, acquistò notevole popolarità, che successivamente andò crescendo, fino ai nostri giorni.

Ciò che soprattutto sconcerta la medicina ufficiale, è il modo in cui l’omeopatia funziona. Poiché molte delle medicine omeopatiche sperimentate agli inizi risultavano essere molto tossiche allo stato naturale, Hahnemann provò a diluirle con una mistura di acqua e alcol. La soluzione veniva agitata con scosse rigorose prima di essere sottoposta ad altre diluizioni. Hahnemann osservò con sua grande sorpresa che le medicine così trattate risultavano essere più potenti e più efficaci. Se le medicine venivano semplicemente diluite senza essere agitate, non si verificava questo processo di “potentizzazione”. Con continue diluizioni e scosse fu invece provato la potenza poteva essere aumentata a piacimento.

Arrivati a un certo livello di diluizione, non un singolo atomo della medicina originale rimaneva; eppure, la potenza del liquido risultava ancora più alta. Questo aspetto irrazionale della medicina ha portato molti allopati a considerare l’omeopatia come non scientifica e impossibile. 

Quindi l'omeopatia è magia?

In pratica si, è una forma di magia. Da dove tragga origine l’omeopatia si può vedere leggendo poche pagine de “Il ramo d’oro” scritto dall’antropologo James G. Frazer circa un secolo fa. Al capitolo III, La magia simpatica (a pag. 32 dell’edizione Newton) si legge: per il primo principio, legge di similarità, l’effetto assomiglia alla causa; per il secondo, legge di contatto, le cose che sono venute in contatto una volta continueranno a interagire a distanza anche dopo che il contatto fisico sarà cessato. Non è difficile riconoscere i due principi dell’omeopatia, primo: similia similibus curentur; secondo, la trasmissione dei principi della soluzione madre al solvente con le succussioni. Incantesimi basati sulla legge di similarità si possono chiamare magia omeopatica o imitativa.

(...)
Come può guarire una medicina composta di 99 parti di acqua ed un sola molecola di sostanza attiva? E’ effetto placebo? Non penso….Bisogna controllare le origini…chi è il fondatore dell’omeopatia? Di quali principi si basava?
Com’è noto molti preparati omeopatici, a causa dell’eccessiva diluizione, non contengono più nessuna traccia del principio di partenza (tintura madre) eppure funzionano. Credere che il “nulla” possa avere qualche effetto terapeutico e appellarsi a vaghi concetti mai dimostrati scientificamente quali la “dinamizzazione” o la “memoria dell’acqua” sicuramente non appare molto scientifico. Le medicine omeopatiche hanno la particolarità di contenere poco o niente a livello fisico delle svariate sostanze con cui sono preparate. Portano invece impressa nei granuli di saccarosio o in soluzioni alcoliche la loro carica energetica, amplificata in vario grado con il sistema delle diluizioni. "


Cristiano Banti (1824-1904)
Galileo davanti all’Inquisizione, 1857
Carpi (MO), Collezione privata


Bene, oltre ad una breve storia dell'origine dell'Omeopatia qui si può leggere e capire come una cosa che non si sa spiegare, probabilmente per ignoranza, venga classificata come "magia". 
Quindi andiamo a svelare l'arcano magico mistero della diluizione e della memoria dell'acqua che, da quanto si legge non appare molto scientifico. Ora sveliamo la scienza dietro la non scienza :-)


Come descritto, dopo numerose diluizioni, i preparati omeopatici arrivano a non avere quasi più nulla del composto iniziale, dire che non v'è più nessun atomo del princìpio attivo è un'assurdità in quanto i princìpi attivi di solito sono molecole e poi, anch'esse sono di dimensioni così ridotte (dell'ordine dei 10 alla meno 9 metri)... altrochè 10 o 20 diluizioni ci vorrebbero per arrivare a non avere più quegli atomi nella soluzione...
Comunque sia, studi scientifici sulla memoria dell'acqua ce ne sono stati eccome, a partire dai bellissimi cristalli d'acqua fotografati dall'oramai noto Masaru Emoto dopo aver congelato acqua a cui prima erano state dette parole ben precise, ricordiamo che la parola, il suono correlato sono onde elettromagnetiche, che, s'è visto influenzarono l'acqua a tal punto da permettere la formazione di bellissimi cristalli d'acqua con parole d'amore, brutti e sformati con parole come "odio". Ma studi ben più scientifici sono stati fatti sulla memoria dell'acqua, da parte del Prof. Emilio del Giudice insieme al Prof. Giuliano Preparata, potete trovare i suoi studi sul sito www.acquainformata.eu quindi studi fatti scienziati, medici, altre info sull'influenza dei campi elettromagnetici sugli esseri viventi le trovate anche qui. Direi che non è magia ma scienza, e l'ignoranza non scusa, come dice il vigile...


Ora, insieme ad altre tecniche viene attaccata la Cristalloterapia... nel sito in questione dicono questo a riguardo:


"Essa sostiene che le pietre, i cristalli od anche le gemme contengano una carica di energia positiva capace di ristabilire il flusso energetico del corpo e della mente. La terapia consiste nell'applicare queste pietre direttamente sulle parti del corpo da curare, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè sui sette punti vitali-energetici che l'Induismo o il Tantrismo avrebbe individuato. Si potrebbe anche immergere le pietre nell'acqua che deve essere bevuta, o si può purificare l'ambiente in cui viviamo sistemando delle pietre nella nostra casa.
L'uso delle pietre per motivi terapeutici fa parte di una lunga tradizione sciamanica, magica e occultistica; più comunemente si usano le gemme come amuleti e talismani, che avrebbero il potere di allontanare la cattiva sorte e di proteggere dagli influssi negativi.
Questa pseudo terapia non è fondata su basi scientifiche, neanche sperimentali, e i successi o gli insuccessi sono dovuti solo ed esclusivamente ad un effetto placebo cioè legato all'autosuggestione.

Al di là dell'inconsistenza scientifica di questi metodi, come cristiani dobbiamo preoccuparci delle loro implicazioni magiche e occulte.
"


Allora, per quanto riguarda il princìpio del funzionamento della Cristalloterapia vi invito a rileggere il mio vecchio thread Cos'è la Cristalloterapia, ci tengo a ribadire che la Cristalloterapia NON CURA, usare il termine CURA è fuorilegge, secondo la legge italiana solo il medico cura. Purtroppo non ci sono ancora studi scientifici che vanno a dare uno scritto sull'efficacia della Cristalloterapia, questo è vero, e purtroppo da molti è stata usata anche in maniera scorretta, addirittura con pietre finte, di plastica, denigrando ed infangando tutto il metodo. Ricordiamo che la medicina stessa spesso si avvale di effetto placebo con ottimi risultati, ma per quanto riguarda la Cristalloterapia, c'è sicuramente un po' di autosuggestione, ma c'è di sicuro anche l'interazione di campo tra Cristalli e persona. Sarebbe utile uno studio scientifico, ma probabilmente c'è paura ad intraprenderlo per timore di essere "scomunicati" dalla classe medico-scientifica. Come l'acqua ha la capacità di immagazzinare informazioni, la stessa capacità ce l'hanno i cristalli, a livello di atomi, i campi magnetici che li circondano fanno "vibrare" il legami atomici in maniera diversa a seconda dell'intensità e del tipo di campo elettromagnetico ricevuto. Niente di più scientifico, niente di meno magico. A dare più valore ancora al tutto vi linko lo studio del premio Nobel Montagnier, la pubblicazione la troverete qui.


Quindi niente di meno diabolico di questo, che è semplicemente scienza, io invece ringrazio Dio che ci ha dato la possibilità di conoscere l'omeopatia e tutte le discipline Naturali per poter aiutare il prossimo. Ricordiamo inoltre che la medicina come la conosciamo oggi è partita dalle erbe e da quelle cose che venivano viste come stregonerie... 
Quindi meditiamo.


Infine, ma non meno importante, voglio descrivere la storia di come venne ridicolizzata l'Omeopatia.


Nel 1988 il ben noto biologo Jacques Benveniste, ricercatore del CNRS (il CNR francese), apprezzatissimo a livello internazionale, pubblica su Nature, dopo ben 4 anni di esperimenti, Human Basophil Degranulation Triggered by Very Diluited Antiserum Against IgE.
Benveniste mostra l'esistenza di effetti biologici delle cosiddette "soluzioni omeopatiche", cioè soluzioni acquose in cui le molecole del soluto sono così diluite da non essere più presenti.
Da qui la nota espressione di "memoria dell'acqua".

Ebbene, accadde immediatamente un "fenomeno" a dir poco peculiare: un "comitato investigativo" composto, tra gli altri, dal famigerato illusionista James Randi (www.randi.org), membro dello CSICOP (Commitee for the Scientific Investigation of Claims of The Paranormal), papà dell'italiano CICAP, effettuò un "raid" nel laboratorio diretto da Benveniste cercando di "smontare" l'esperimento e trovare errori e "trucchi".
In poche ore, 4 anni di esperimenti di un riconosciuto scienziato di livello internazionale vennero totalmente e profondamente ridicolizzati.

Da questo momento in poi, parlare di "memoria dell'acqua" significherà "scienza cattiva", "pseudoscienza"; eppure alcuni coraggiosi e liberi scienziati, non condizionati dalla propaganda hanno continuato e perseguìto con successo tali studi.
Basti citare per l'Italia: Vittorio Elia, Alberto Tedeschi ed il compianto Getullio Talpo.

Tratto da un articolo di R. Germano sulla rivista scientifica "La Medicina Biologica" ottobre-dicembre 2010 


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