Dott. Vecchietti Armando |
Ecco cosa dice:
"Trent'anni fa un grande clinico parigino all'apertura di un congresso di oncologia a Parigi, disse queste testuali parole" Tutto quello che sappiamo oggi sul cancro può essere riassunto su mezza pagina di quaderno" facendo intendere che non sapevano assolutamente nulla. Nel frattempo è trascorso molto tempo e dopo trent'anni di ricerche ci si aspetterebbe che qualcosa sia cambiato. Purtroppo non è così e nella sostanza del problema è cambiato poco o nulla. Come allora, per le conoscenze di base, l'oncologia ufficiale brancola ancora nel buio e a tutt'oggi per esempio, non sa cosa veramente succede tra la cellula sana e la cellula malata. La ricerca oncologica moderna nasce con la presidenza Nixon e da allora nelle biblioteche si sono prodotti chilometri di pubblicazioni scientifiche sull'argomento cancro. Ogni anno, in tutto il mondo, vengono pubblicate migliaia di pubblicazioni e la branca dell'oncologia è il settore della medicina che ha più pubblicazioni in assoluto. Nei quotidiani, nei settimanali, nei periodici, non c'è giorno che non si legga notizia che qualcuno che ha scoperto qualcosa che viene definito "rivoluzionario". La domanda che ci si pone è: "Come è possibile che queste miliardi di parole non hanno ancora minimamente scalfito l'enigma del cancro? Non sarebbe opportuno chiedersi se la "ricerca oncologica" sta veramente ricercando nella direzione giusta o se invece è necessario ed opportuno cambiare direzione? Tutti sappiamo che tra i problemi irrisolti dell'oncologia quello più indagato è sicuramente quello che si riferisce a come si forma la cellula cancerosa. Per la ricerca oncologica classica essa si forma da una mutazione genetica della cellula sana. Quando ciò accade, la cellula sana in un certo qual modo "impazzisce", diventa cancerosa e con questo presupposto raccoglie tutti gli sforzi della medicina che si orientano verso di essa ovviamente considerata la causa della malattia e quindi il bersaglio da colpire. Per cercare di spiegare la sua origine, i ricercatori hanno indagato i vari campi e pur avendo cercato tra cause virali, immunologiche e genetiche, non sono mai approdati a nulla di definitivo. Nonostante tutto, molti credono ancora che un vaccino, le cellule staminali o i farmaci "intelligenti" prima o poi risolveranno il problema. In oncologia è opinione corrente che quando si sviluppa un tumore, una o più cellule sane hanno cominciato ad "agitarsi", hanno iniziato a dividersi incessantemente e così facendo hanno formato la massa tumorale che diventa ora visibile. Inoltre, contrariamente alle cellule sane, quelle cancerose riescono anche a muoversi e arrivando in altri tessuti riescono ad "infettare" tutto il corpo. Ma come è possibile che una cellula sana diventi cancerosa? La cellula cancerosa è un organismo molto fragile si uccide con un soffio e quando è attaccata essa è incapace di opporre una resistenza efficace. Vedremo tra breve come sia un errore credere che la cellula cancerosa si sviluppi direttamente da una qualsiasi mutazione di una cellula sana. In verità le cellule dei tessuti colpiti, molto prima subiscono delle modificazioni che solo in seguito portano alla formazione della cellula cancerosa. Molto probabilmente se la lotta contro il cancro non ha raggiunto gli obiettivi che si era proposta di raggiungere è perché ha continuato a considerare la cellula cancerosa come l'oggetto della ricerca senza rendersi conto che il cancro non è la malattia di una cellula ma la malattia di tutto l'organismo."
Dopo trent’anni di attività scientifica e di laboratorio, il dottor Armando Vecchietti dichiara di essere approdato ad importanti scoperte nel campo della ricerca sul cancro, una sua intervista compare su un giornale locale dove, in un'intervista dove spiega cosa ha scoperto, la vera diagnosi precoce del cancro. Nel suo sito spiega l'oncogenesi, come nasce il cancro secondo le ricerche di Reich e sue.
Terapia: Una vera terapia secondo Vecchietti non dovrebbe colpire direttamente la cellula cancerosa o il tumore. La cellula cancerosa infatti non e' la causa del cancro ma la conseguenza e come tale non interessa come bersaglio terapeutico.
Il cancro e' una patologia che riguarda lo stato energetico
di tutto il corpo e non di una cellula. E' quindi importante ricaricare tutto l'organismo.
Quando cio' accade il risultato e' un arresto e un riassorbimento della processo degenerativo, diminuzione del dolore oncologico ed un eccellente miglioramento della qualità della vita.
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Il Cancro in definitiva è una malattia da carenza energetica eccessiva ed è necessario fornire energia all'organismo perchè cominci il processo di pulizia e di guarigione. Come si evince dagli studi del Dott. Vecchietti, nel suo sito cellulacancerosa.it possiamo vedere che si la cellula sana si riempie di vescicolette che poi diventano entità autonome, più piccole, che necessitano di una minor quantità di energia per vivere rispetto ad una cellula sana normale, infatti sono di dimensioni ridotte rispetto ad una cellula normale, e si formano poi batteri, i cosiddetti Bacilli T.
Una cellula sana ha dimensioni di decine di micrometri (1 micrometro = un millesimo di millimetro), mentre un batterio misura pochi micrometri o meno di un micrometro.
Una cellula con dimensioni ridotte ha bisogno di meno energia per sopravvivere... infatti in un soggetto che sviluppa il cancro l'energia disponibile è così bassa da non poter più mantenere cellule normali e così... si manifesta il fenomeno della "sopravvivenza", per evitare "l'estinzione" infatti c'è una "riproduzione cellulare fuori controllo".
Ecco il diagramma della vita di una cellula sana a confronto con quello di una cellula cancerosa:
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