martedì 28 agosto 2012

L'arcobaleno dell'Amore

Nella nostra vita abbiamo l'onore ed il grande dono di poter provare non uno, ma ben 7 tipologie di amore diverse tra loro e strettamente collegate alla nostra visione del mondo mediante i nostri 7 Chakra, in 7 articoli separati già descrissi i 7 Chakra con le loro qualità, anche legate alla sfera psicologica, ve li sottoelenco per chi non li conoscesse o comunque per ricordare di cosa stiamo parlando:

Chakra 1
Chakra 2
Chakra 3
Chakra 4
Chakra 5
Chakra 6
Chakra 7

Ad ogni Chakra corrispondono determinati conflitti, determinate emozioni rivolte ad una specifica sfera della nostra vita ma ognuno di essi ci dona la capacità esprimere amore in 7 modi diversi...

Chakra 1 e l'amore materiale
Mediante questo Chakra esprimiamo amore verso le cose che ci appartengono, la casa, la nostra auto, e tutto quello che nella vita ci siamo guadagnati, apprezziamo ciò che abbiamo e che abbiamo ottenuto con la fatica.

Chakra 2 e l'amore sessuale
Attraverso di esso ci esprimiamo sessualmente, l'uomo in particolar modo in quanto da lui esce energia sottoforma di liquido seminale che la donna riceve e gode quindi dell'amore sessuale dell'uomo, la donna dà energia all'uomo dal suo petto, amore di cui l'uomo gode e si carica, uomo e donna amano in maniera diversa, infatti la donna ama con sentimento e gode sessualmente mentre l'uomo ama sessualmente e gode il piacere dell'essere amato sentimentalmente dalla donna.

Chakra 3 e l'amore sociale
Con questo Chakra esprimiamo amore verso la società, o comunque coloro che non fanno parte della nostra famiglia, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, le riunioni, la compagnia, mediante questo centro e portati dall'amore l'uomo può fare cose utili e buone per la società e per migliorare lo status collettivo.

Chakra 4 e l'amore sentimentale
Questo è il Chakra per eccell'enza dell'espressione d'amore, amore materno o paterno verso genitori, figli, nonni, amore fraterno verso i nostri fratelli e sorelle, amore sentimentale verso il partner quando si sente che fa parte della nostra famiglia e soprattutto quando diventa innamoramento, creando una profonda connessione energetica psico/spirituale, con grande flusso energetico verso tutti gli altri Chakra.

Chakra 5 e l'amore professionale
Attraverso di esso esprimiamo l'amore verso il nostro lavoro che riconosciamo come nostra missione nel mondo, esprimiamo amore come dedizione, spirito di innovazione, perseveranza.

Chakra 6 e l'amore spirituale
Attraverso questo Chakra la persona sperimenta il mondo spirituale e ne apprezza e gode delle sue sfaccettature, ricerca e ama ciò che non è del mondo fisico, si sente realizzata nel cammino della vita e gode di come vede il suo futuro.

Chakra 7 e l'amore Divino
Mediante esso ci connettiamo col divino, con la forza creatrice universale, con il principio, con Dio e godiamo della sua presenza riconoscendolo, in qualsiasi modo lo si riesca a riconoscere, indipendentemente dalla religione.

Se in uno dei 7 modi non riusciamo più ad amare il conflitto energetico/psicologico si trova proprio in quel Chakra, creando un blocco che impedisce di godere amore e di esprimerlo.

Auguro a tutti di ricevere e di riuscire a dare ognuno di questi 7 tipi di amore, 
siate felici, cercate la felicità.

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lunedì 30 luglio 2012

Vicini alla dimostrazione scientifica della Reincarnazione?

Inizio questo articolo con un video, si tratta dello studio del cervello, mente e coscienza nelle esperienze di premorte, e le differenze scoperte tra questi tre termini...




Nel video si dice che le esperienze di premorte dimostrano che cervello e coscienza sono due fenomeni ben distinti... il Dr. Fenwick mira ora a vedere se le persone in questo stato (premorte), riescono ad ottenere informazioni mentre non sono nel loro corpo, infatti coloro che hanno queste esperienze dicono di vedersi fuori...


Ora, in un mio precedente articolo ho descritto cos'è la Coscienza Umana, riporto un passo:


la coscienza è la parte responsabile dei pensieri e delle intenzioni che ci permette di considerare gli eventi, le persone e le cose attorno a noi, di deliberare e decidere quali sono le cose concepibili e le cose possibili, ci permette di arrivare a sapere. Possiamo dire che la Coscienza è responsabile della nostra Consapevolezza, possiamo dire che la nostra Consapevolezza è la conseguenza di come esercitiamo la nostra Coscienza.   
La coscienza intesa in questo modo è prerogativa esclusiva dell'Anima Umana




La Coscienza è quindi una funzione del Cervello, ma va ben oltre, infatti è una prerogativa esclusiva dell'ANIMA UMANA... La Coscienza è quindi un'interazione tra Anima Umana e Cervello come descrissi nell'articolo riguardante l'Anima Umana. Quello che ancora non arrivano a capire è semplicemente il fatto che non è la Coscienza ad esistere dopo la morte, in quanto funzione strettamente collegata al cervello e manifestazione di un'interazione ma è appunto l'Anima Umana! 


lunedì 16 luglio 2012

"The Secret" nella Bibbia

Bibbia - Marco 11
22 Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio! 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.  
The Secret
Diamo un ordine all’Universo, facciamogli sapere che cosa vogliamo. (...)Dobbiamo credere di aver ricevuto quello che abbiamo chiesto. Dobbiamo sapere che ciò che vogliamo è nostro nel momento in cui lo chiediamo. Necessita una fede totale e assoluta. (...)Dobbiamo agire, parlare e pensare come se lo stessimo ricevendo ora (..)

Ora l'unica differenza evidente è che la Bibbia dice di avere fede in Dio per ottenere, mentre il libro The Secret dice di dare un ordine all'Universo.
Sappiamo che l'Universo è praticamente tutto quello che contiene, quindi è da intendersi come Dio? Chissà...
Comunque lo si voglia intendere questi due frammenti dicono la stessa identica cosa:

CHIEDI CON FEDE ED AVRAI CIO' CHE HAI CHIESTO.

Sembra quasi che gli autori del libro si siano "ispirati" all'insegnamento di Gesù nella Bibbia...


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sabato 23 giugno 2012

Parità dei sessi? (Parte prima)

Scrivo questa serie di articoli stimolata da una discussione che si sta intrattenendo nel nostro forum (link), da decenni si discute sulla famigerata parità dei sessi, o sulla supremazia di uno sull'altro... Ho pensato allora di prendere diverse visioni del problema per poi arrivare ad una soluzione alla domanda:


Esiste la parità tra sesso femminile e maschile?

La Bibbia come noi la conosciamo descrive la donna sottomessa all'uomo, già a partire da Genesi 3:
16 Alla donna disse:«Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
e nel nuovo Testamento:
“La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio.”
(1 Timoteo 2:11-12)
Nella religione musulmana il Corano dice (dalla Sura 4):


Fa parte dei Suoi segni l'aver creato per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono (Santo Corano, 30:21)
Le donne divorziate osservino un ritiro della durata di tre cicli, e non è loro permesso nascondere quello che Allah ha creato nei loro ventri, se credono in Allah e nell'Ultimo Giorno. E i loro sposi avranno priorità se, volendosi riconciliare, le riprenderanno durante questo periodo. Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono superiori. Allah è potente, è saggio (Santo Corano, 2:228)
Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni… (Santo Corano, 4:34). 
Quando divorziate dalle vostre spose, e sia trascorso il ritiro, riprendetele secondo le buone consuetudini o rimandatele secondo le buone consuetudini. Ma non trattenetele con la forza, sarebbe una trasgressione e chi lo facesse mancherebbe contro se stesso.(Santo Corano, 2:231).
 O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà. Non trattatele con durezza nell'intento di riprendervi parte di quello che avevate donato , a meno che abbiano commesso una palese infamità. Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene. (Santo Corano, 4:19)
Quì traspare comunque un profondo rispetto di dignità umana per la Donna, nonostante sia comunque sottomessa all'uomo. 
Ovviamente ho citato solo alcuni punti.
A partire dall'illuminismo e dalla Rivoluzione Francese essa si rende sempre più consapevole del suo stato di sottomissione, infatti non poteva amministrare il suo patrimonio: la dote che le veniva assegnata all’atto del matrimonio era di proprietà della moglie ma veniva amministrata dal marito, le veniva solo riconosciuto a volte una piccola somma per le sue esigenze di abbigliamento.

lunedì 28 maggio 2012

Essere "Giusti" nel mondo

Nel mondo come noi lo viviamo abbiamo appreso fin da bambini dalla nostra cultura, dalla società, dalla nostra famiglia cosa è bene e cosa è male...
Sappiamo che è male rubare al prossimo, sappiamo che è bene dare affetto ad un amico che ne ha bisogno, sappiamo che è cosa buona l'altruismo e che non è buono l'egoismo. La Legge, scritta per regolamentare i comportamenti umani impone dei limiti per non invadere la libertà, per non ledere gli altri.
In generale comunque abbiamo una sorta di istinto innato che ci indica in fondo cosa è buono perchè quando viene fatto scaturisce dentro di noi un'emozione positiva di amore e soddisfazione che parte dal cuore. Tutti noi abbiamo una coscienza, (vedi articolo) che è strettamente collegata all'Anima Umana che tutti possediamo. Ogni Anima ha un suo stadio evolutivo ben preciso ma alla fine tutti, dentro, in fondo sappiamo in maniera innata cosa è bene e cosa è male, perchè lo sentiamo dentro.

Poi abbiamo le nostre religioni e credo, che contribuiscono a forgiare la nostra concezione del bene e del male, ma che talvolta possono mandarci in conflitto internamente, infatti, mentre per una legge ingiusta scritta da politici ci ribelliamo tranquillamente classificandola come "ingiusta", non accade la stessa cosa quando ci troviamo di fronte ad un testo sacro di cui si ha Fede. Accade allora che la nostra coscienza umana ci dice che un tal comportamento è buono e ci fa stare bene nel cuore, mentre quel testo sacro dice che è peccato, e facendo quella cosa non ci si salverà... Nell'individuo si innescano tutta una serie di ragionamenti del tipo "quella è la parola di Dio e sono io che sbaglio", "non è detto che ciò che ritengo giusto lo sia davvero secondo Dio", "sto sbagliando io, così è scritto", anche se quel determinato comportamento porta del bene sia a lui stesso e ad altri. Subentrano sensi di colpa, talvolta paranoia, talvolta suicidio.

In coscienza credo fermamente che è bene ciò che crea altro bene 
e male ciò che crea altro male, 
nei fatti...

Ognuno di noi ha un'Anima da far fruttare, ed ogni situazione, è vero, ha le sue sfumature... L'amore per il prossimo deve essere sì incondizionato ma bisogna anche ricordare che chi dona tutto se stesso, poi non ha più nulla da donare, deve misurare quel che può donare e farlo quando può e di cuore... così potrà donare di più e più a lungo perchè mantiene anche sè stesso sano e felice per poterlo fare.

Ama il prossimo tuo come te stesso diceva qualcuno... Come te stesso, non più di te stesso.

Ogni testo sacro deve essere lo spunto di miglioramento dell'Uomo, ma egli deve ricordare di ascoltare anche il cuore, dove ha sede l'Anima, l'Anima viene da Dio (intendo Spirito, quando è fuori dal corpo) e penso che Dio ci abbia dato tutte le possibilità di capire anche nel nostro cuore cosa è bene o meno, ricordando che Lui vede nei cuori, aldilà di ogni testo sacro, ispirato o meno. Facciamo di ogni occasione nella nostra vita un insegnamento e non soffermiamoci agli scritti, anche se comunque importanti ed ottimi spunti di ragionamento. 

Chi è il Giusto quindi?

C'è chi dice: chi segue alla lettera quello che dice la Bibbia.
C'è chi dice: chi segue alla lettera quello che dice il Corano.
C'è chi dice: chi segue alla lettera gli insegnamenti del Buddha

Io vi dico che è Giusto chi legge e considera tutte queste cose e altre, e che alla fine, sceglie col cuore, ricordando che possiamo sbagliare, ma quando sbagliamo possiamo imparare... Finchè siamo di carne possiamo sbagliare.

Buon Viaggio...



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martedì 1 maggio 2012

Studio biblico - Eliseo schernito e le due orse


Bibbia - 2Re, 2
23 Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Vieni su, pelato; vieni su, calvo!». 24 Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. 25 Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria.


Ci si chiede come sia possibile che da una sciocca presa in giro di ragazzini Eliseo si sia offeso a tal punto da maledirli nel nome del Signore, ed il Signore abbia mandato due orse a sbranare ben 42 di questi fanciulli. Da come si legge sembra che Eliseo sia permaloso in maniera ridicola, ma non solo, sembra che il Signore appoggi questo essere ridicolo di Eliseo rendendosi anch'esso ridicolo... Inoltre non si spiega come possano due orse riuscire a sbranare 42 ragazzini, al massimo due alla volta o 3... vorrebbe dire che gli altri rimasero a guardare in attesa di essere sbranati? 


Ecco alcune spiegazioni che sono state date a questo episodio:


1.  Testimoni di Geova: 


"Astro" - Fonte yahoo answer
Eliseo, profeta di Geova, era calvo. Dopo essere succeduto ad Elia nell’incarico profetico, stava salendo da Gerico a Betel quando una turba di ragazzini cominciò a burlarsi di lui, dicendo: “Sali, testa pelata! Sali, testa pelata!” Pare che il motivo principale dei loro scherni non fosse la calvizie di Eliseo, ma il fatto di vedere un calvo che indossava la nota veste ufficiale di Elia. Non volevano nessun successore di Elia lì intorno. Doveva andarsene per la sua strada fino a Betel o salire ai cieli in un turbine come aveva fatto il precedente proprietario di quella veste ufficiale. (2Re 2:11) Per rispondere a quanti mettevano così in dubbio che egli fosse il successore di Elia e per insegnare a quei ragazzi e ai loro genitori il dovuto rispetto per un profeta di Geova, Eliseo invocò il male nel nome dell’Iddio di Elia sulla turba beffeggiatrice. Fu una prova della sua identità profetica. Geova mostrò di approvare Eliseo facendo sì che due orse uscite da un bosco vicino sbranassero 42 fanciulli. — 2Re 2:23, 24.
Gli orsi bruni siriani potevano reagire con ferocia se colti di sorpresa o se pensavano che i loro piccoli fossero in pericolo. (2 Samuele 17:8; Proverbi 17:12; 28:15) Geova Dio se ne servì per eseguire

mercoledì 25 aprile 2012

Conferenza Online il 27 Aprile 2012 - Concetto di Anima





La serata sarà diretta da Vania Boninsegna che sarà anche moderatore.

E' gradita la conferma della partecipazione all'evento, tramite e-mail



all'indirizzo sezioneaurea.studio@gmail.com o tramite Facebook direttamente


sul link dell'evento.

Tutti possono partecipare, ognuno di voi porta un grande valore che potrà dar

ricchezza a questa serata.



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mercoledì 18 aprile 2012

Supremazia della Follia


Enrico Baj  (Milano 1924 - 2003)  - Folla - 1985

In questo mondo folle,
un Uomo non folle
risulta folle
alla massa folle.


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venerdì 23 marzo 2012

Sette e fanatismo

immagine dal web

Bibbia, Luca 9, versetti 49 e 50
Condanna dello spirito settario
49 Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». 50 Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». 

I fattori che concorrono alla creazione di una setta sono fondamentalmente questi:

- la leadership, molto spesso rappresentata da un leader carismatico, un capo, con forte ascendenza sugli adepti;
- il sistema valoriale ed ideologico che si traduce in pratiche e norme che regolano la vita all'interno del gruppo;
- il controllo sociale che può essere più o meno intenso, e che in alcuni casi dà vita a tribunali interni in grado di emettere sentenze e punire i trasgressori;
- la richiesta di un impegno totale dell'adepto e del suo lavoro volontario e gratuito;
- la difficoltà di vivere un rapporto familiare sereno per chi è all'interno di un'aggregazione settaria;
- la difficoltà per il familiare esterno di vivere una normale relazione affettiva con il suo congiunto all'interno del raggruppamento;
- la imposizione di recidere i legami con il passato e soprattutto con la famiglia d'origine.

Quando le pretese del gruppo iniziano ad aumentare, chiedendo tempo, denaro, impegno, è un campanello d'allarme.
Se il membro non riesce più ad immaginare un futuro fuori o lontano dal gruppo, per uscirne occorre l'assistenza di esperti.


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Tutto questo non porta ad una vita sana per qualsiasi persona, ma ogni setta, di qualsiasi credo sia, porta a grandi problemi di relazione col prossimo, con i familiari e, non di meno con sè stessi.
Dobbiamo chiederci se davvero Dio (o qualunque nome gli si dia a seconda della religione), ci abbia davvero messi qui per rovinarci gli uni con gli altri in questo modo.
Chi fa parte di una setta inoltre si sente una sorta di prescelto, rispetto a tutti gli altri che non ne fanno parte, ma ricordiamo allora un altro grande valore, che è l'umiltà, il considerarsi il migliore rispetto al prossimo porta all'egoismo, alla mania di grandezza, alla superbia.
Di sette ce ne sono tantissime in questo periodo di riscoperta spirituale, di ogni colore, tradizione, ma ognuno di noi ha una testa per ragionare, la libertà  sta nel ricercare, studiare, non credere ciecamente, leggere, porsi delle domande. Ricordarsi che la Verità non ce l'ha nessuno tra le dita, benchè meno una setta tra le mille. Vediamo oltre il muro imposto perchè la Verità non è nè di qua, nè di là ma

"In medium stat Virtus"
La Verità sta nel mezzo.


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mercoledì 14 marzo 2012

Shooting Stars - Articolo di Spiry


Apocalisse 6,12-17 Sesto Sigillo 
Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo,vidi che vi fu un violento terremoto. 
Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi.
Immagine dal web
Dunque, facilmente si puo' interpretare questo passo dell'apocalisse come un evento profetico distruttivo e materiale.

Ma se consideriamo il messaggio biblico nella sua integrità, ci accorgeremo che quando la bibbia si riferisce "al cielo" o "ai cieli", non si riferisce alla volta celeste fisica, ma ai mondi spirituali.

Per cui, qual'è il terremoto a cui fa riferimento ?
Un terremoto fisico o un terremoto spirituale, interiore ?

Il sole che illumina, non potrebbe essere la parola di Yahushua (Gesu') che viene oscurata dalle tante baggianate che si scrivono in giro soprattutto ultimamente ?

E le stelle del cielo, ovvero le stelle del mondo spirirtuale che identifica questa società, non potrebbero essere le nostre "star" che il mondo prende ad esempio come modelli di riferimento, quindi assegnando alle celebrità un compito "spirituale" ?

In questo senso, diamo un occhiata a quest'articolo e riflettiamoci su ....

http://neovitruvian.wordpress.com/2011/08/20/amy-winehouse-e-il-club-dei-27/



venerdì 9 marzo 2012

Dinamiche dominanti - Articolo di Spiry

John Forbes Nash
Premio Nobel  per  l'Economia 1994
Supponiamo di avere un gruppo di soggetti che si trovano in una data situazione dove ciascuno cerca di massimizzare il proprio guadagno (dove per guadagno non si intende necessariamente un vantaggio economico, ma qualunque evoluzione positiva della situazione). 

John Nash, ideatore della teoria delle dinamiche dominanti , uno dei piu' grandi matematici moderni, ha rivoluzionato una teoria fino al quel momento esistente, ad opera di Adam Smith, suo "predecessore", autore di "La ricchezza delle nazioni o Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni", ritenuto il fondatore dell'economia politica liberale. 

Secondo la teoria di Smith, la competzione del gruppo è il suo punto di forza in quanto l'ambizione individuale tende al bene comune. 

In pratica, secondo questa visione, il miglior risultato si ottiene quando ogni membro del gruppo fa il meglio per se. 



Nash rivoluziono' questa teoria ritenendola incompleta dimostrando che: il miglior risultato si ottiene quando ogni membro, farà il meglio PER IL GRUPPO e per sè. 

Rivoluzione che poi tramite la sua evoluzione nella teoria dei giochi e nelle dinamiche dominanti, gli valse, tra le altre cose, il premio nobel nel 1994. 

Quello che era rivoluzionario nella teoria, è una semplice regola morale , ovvero antepone l'interesse dei molti alle esigenze individuali. 

Ma questo non è forse cio' che ci insegna la Bibbia da sempre ?


Filippesi 2, 3-4 

Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, 4 senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 



Fonte: http://energianuova.mastertopforum.com/viewtopic.php?p=17940#17940

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Ora io aggiungo:

Marco 12,28-34

Il gran comandamento
=Mt 22:34-40 (Lu 10:25-37; Ro 13:8-10)

28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi».



E non dice di fare distinzioni, TUTTI potrebbero essere il tuo prossimo.

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mercoledì 7 marzo 2012

Le Spalle delle Donne

Giacomo La Scala - Nudo di bruna

Le  spalle delle donne,
sono una grazia sensuale per l'uomo,
una fortezza di riservatezza,
la resistenza della sopportazione,
la pazienza della maternità,
lo scivolo della malizia,
l'abbraccio dell'amore.


Uno Speciale Augurio 
per la Festa della Donna 2012 ad ogni Donna!!

La Vostra
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lunedì 20 febbraio 2012

Giudizio o discernimento? Non cambia nulla!

La traduzione da vocabolario del verbo giudicare è la seguente:
giudicare
v tr giudicare
1  valutare sottoporre a valutazione
giudicare un'esibizione
2  dichiarare emettere una sentenza nei confronti di qlcu
La Corte lo ha giudicato colpevole di omicidio.
3  ritenere stimare reputare avere un'opinione di qlcu o qlco
giudicare sbagliata una reazione
v intr giudicare (Note: aus. avere)
1 esercitare la facoltà di valutare
È perfettamente in grado di giudicare con la propria testa.
2 esprimere una valutazione, un'opinione
Non giudicare con tanta superficialità.
da: http://it.thefreedictionary.com/giudicare

Oggigiorno diamo sempre una connotazione negativa a questo verbo, il punto è che il verbo in sè non è affatto negativo ma è l'uso che se ne fa a trasformarlo in un qualcosa di negativo appunto.


immagine dalla rete

Certo non è gradevole sentirsi sentenze di giudizio dalle persone, che non conoscono il nostro vissuto, emozioni, e non potranno mai conoscerle fino in fondo. Questo infatti è un giudizio inutile, fine a sè stesso. 
Poi c'è il Giudizio dello Stato nei confronti di chi fa del male, utile a mantenere l'ordine anche se fallibile in quanto la legge, diciamocela tutta, non è mai stata uguale per tutti, e lo vediamo ogni giorno, senza che stia qui a far esempi sono sicura che qualche episodio vi viene in mente di certo carissimi lettori.
Poi c'è il giudizio che dipende da una valutazione di una situazione, si giudica buono per sè fare un qualcosa rispetto da un'altra, ad esempio scegliere di stipulare un contratto con una compagnia rispetto ad un'altra perchè si è giudicato il prezzo vantaggioso ecc.
Diciamo che per addolcire la parola "giudizio buono" oggi usiamo spesso la parola discernimento, un sostantivo.... ma che significa "aver la facoltà di giudicare" praticamente la stessa cosa... ecco da wikizionario:

Open book 01.svg Sostantivo

discernimento m sing (pldiscernimenti)

  1. facoltà della mente di giudicarevalutaredistinguere rettamente

Nuvola kdict glass.pngEtimologia / Derivazione

vedi discernere

Icona sinonimi.png Sinonimi

  1. giudiziosenno
Alla voce sinonimi troviamo GIUDIZIO. 


Giudicare = Discernere

Se vogliamo essere corretti allora dobbiamo dire che è giusto 

NoN giudicare il prossimo, 
Non giudicare le sue scelte di vita

Ma è lecito e giusto

Giudicare un evento proprio per trarne beneficio futuro
Giudicare la propria vita per renderla migliore.


Questo articolo l'ho "partorito" perchè spesso ho sentito dire frasi come "usa il diacernimento, non giudicare!" e mi sembrava sempre una sorta di controsenso. Ora ho capito che lo è, lo dice il dizionario.

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lunedì 23 gennaio 2012

Creazione... può la Genesi confermare la scienza?



photo credit: write_adam via photopin cc




Tantissimo si è discusso di questo argomento... non venendone mai a capo. Mi ha spinto a creare questo articolo un video in cui mi sono imbattuta navigando nella rete... Comincio con il riportare il testo Biblico che tratta la Creazione.






Da Genesi, versione Diodati: 
1:1 NEL principio Iddio creò il cielo e la terra. 2 E la terra era una cosa deserta e vacua; e tenebre erano sopra la faccia dell'abisso. E lo Spirito di Dio si moveva sopra la faccia delle acque.
3 E Iddio disse: Sia la luce. E la luce fu. 4 E Iddio vide che la luce era buona. E Iddio separò la luce dalle tenebre. 5 E Iddio nominò la luce Giorno, e le tenebre Notte. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il primo giorno.
6 Poi Iddio disse: Siavi una distesa tra le acque, la quale separi le acque dalle acque. 7 E Iddio fece quella distesa: e separò le acque che son disotto alla distesa, da quelle che sondisopra d'essa. E così fu. 8 E Iddio nominò la distesa Cielo. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il secondo giorno.
9 Poi Iddio disse: Sieno tutte le acque, che son sotto al cielo, raccolte in un luogo, ed apparisca l'asciutto. E così fu. 10 E Iddio nominò l'asciutto Terra, e la raccolta delle acque Mari. E Iddio vide che ciò era buono. 11 Poi Iddio disse: Produca la terra erba minuta, erbe che facciano seme, ed alberi fruttiferi che portino frutto, secondo le loro specie; il cui seme sia in esso, sopra la terra. E così fu. 12 La terra adunque produsse erba minuta, erbe che fanno seme, secondo le loro specie, ed alberi che portano frutto, il cui seme è in esso, secondo le loro specie. E Iddio vide che ciò era buono. 13 Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il terzo giorno.
14 Poi Iddio disse: Sienvi de' luminari nella distesa del cielo, per far distinzione tra il giorno e la notte: e quelli sieno per segni, e per distinguer le stagioni e i giorni e gli anni. 15 E sieno per luminari nella distesa del cielo, per recar la luce in su la terra. E così fu. 16 Iddio adunque fece i due gran luminari (il maggiore per avere il reggimento del giorno, e il minore per avere il reggimento della notte), e le stelle. 17 E Iddio li mise nella distesa del cielo, per recar la luce sopra la terra, 18 e per avere il reggimento del giorno e della notte, e per separar la luce dalle tenebre. E Iddio vide che ciò era buono. 19 Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il quarto giorno.
20 Poi Iddio disse: Producano le acque copiosamente rettili, che sieno animali viventi; e volino gli uccelli sopra la terra, e per la distesa del cielo. 21 Iddio adunque creò le grandi

mercoledì 18 gennaio 2012

Il "Caso"



In filosofiaun avvenimento che si verifica senza una causa definita e identificabile, contraddicendo così ogni teoria deterministica che assegna ad ogni accadimento una precisa causa;
o un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero "non-lineari", sconnesse o meglio "intricate", che non presentando una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e la predicibilità degli effetti.
L'interpretazione deterministica della causalità si ritrova in quelle antiche correnti filosofiche che, concependo l'universo come creato da un Logos ordinatore, negano l'esistenza del caso in quanto tutto avviene "per necessità", sostenendo che il caso è soltanto una "ignoranza delle cause", come in tempi moderni sosterrà l'astronomo Pierre Simon Laplace.
Tratto da Wikipedia 


Quante volte sentiamo dire frasi come "Il caso ha voluto che..." o  come 

domenica 1 gennaio 2012

L'Uomo NON è Dio

Premessa: questo articolo non deve essere preso come verità assoluta poichè nessuno conosce la verità assoluta, come dice Andrè Gide, "Credete a chi cerca la Verità, non a chi la trova". Prendete quindi da questo articolo quello che ritenete importante per voi e per la vostra crescita personale. Grazie.


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Questa è l'era del progresso, nella scienza, nella tecnologia, nella robotica, nella genetica, e tantissimo altro ancora.


Come scritto in un mio articolo precedente, L'Uomo che gioca a fare Dio, potete già capire l'indole che ha questo articolo, che intende proseguire quello che ho già scritto. Non elenco altre miserie che l' "Uomo-dio" ha fatto (e sta facendo), ma ora voglio portare alla luce da dove deriva questa affermazione, dove è nata, quando, perchè ma soprattutto perchè l'Uomo non è Dio.


Chiariamo innanzitutto cosa si intende per Uomo Dio secondo le varie correnti spirituali:


1. Versione Cristiana: l'idea dell'Incarnazione; Dio che si fa uomo per redimere (Cristo) o addottrinare (Buddha) gli uomini,


2. Versione mistica: l'idea di fusione; l'anima personale che si fonde con l'Essere Universale e diventa divina facendosi e sentendosi parte di Dio;


3. Versione magica: l'idea d'imitazione; l'anima cerca di acquistare i poteri attribuiti a Dio, diventa divina in quanto le cose sono parti obbedienti di essa.


La versione magica è quella preponderante nel movimento new age nella quale il panteismo (parola che deriva dal greco pan 'tutto', e theòs 'Dio') è