mercoledì 26 novembre 2014

Enneagramma - Tipologia 6: Lo scettico


 "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"

immagine dal web
Fatto il giro di boa nella descrizione dei 9 tipi costituzionali siamo così arrivati al sesto tipo che, come gli altri, ha le sue varianti nel temperamento:

  1. L'analista,
  2. Il leale devoto,
  3. colui che afferma sè stesso,
  4. il tradizionalista obbediente,
  5. l'ambivalente,
  6. il duro autocompensativo,
  7. la persona accattivante,
  8. colui che pensa "noi contro loro",
  9. Lo scettico.

Leale e  sincero ma attanagliato dalla paura e corroso dall'indecisione. Molto ligio alle regole e pessimista. Non si fida e cerca di assumere un ruolo contrapposto alle altre persone. Sulla difensiva. Timoroso e preoccupato dell'analisi dei dettagli.
E' leale, responsabile, indeciso, ha spirito di gruppo, è fedele ma non sopporta chi non si attiene alle regole e chi è portatore di qualche devianza. Ha tanti dubbi, a tal punto di non fidarsi neppure di sè stesso. Necessita di regole da seguire anche se tende poi a seguirle in maniera assoluta e acritica.
Ha paura di venir influenzato dagli altri quindi analizza pensieri ed atteggiamenti del prossimo col sottile scopo di percepire i trucchi che vede come continui inganni.
Vede il lato negativo delle cose, delle novità, avverte tutto come una minaccia e può sentirsi perseguitato. La trasgressione viola il suo senso di sicurezza. Si considera un debole e può reagire isolandosi per paura oppure resta nel gruppo facendo il "bastian contrario".
Pensa più che agire per paura di esporsi agli attacchi altrui. Ha bisogno di sostegno, incoraggiamento, di qualcuno che gli mostri la soluzione. E' estremista, provocatorio, ama il rischio e quando agisce si batte con energia e coerenza. Ama sopra ogni cosa la lealtà, che dimostra negli ambiti affettivi e nel lavoro dove predilige occupazioni con una ben definita organizzazione gerarchica.
Quando è evoluto coglie anche i lati positivi, si fida maggiormente di sè stesso e degli altri, diventa un ottimo giocatore di quadra, amico fidato, fedele soldato.

Nell'infanzia ha vissuto con genitori freddi o violenti, incontrollati, imprevedibili e probabilmente è stato punito senza giusti motivi. 

Concede a fatica fiducia, soprattutto se avverte che si cerca di manipolarlo. Per avere un buon rapporto bisogna dare peso alla fedeltà e non prendere iniziative che lo riguardano senza averne discusso con lui. Le persone a suo fianco sono insostituibili perchè da loro si sente protetto, ma se si tradisce la sua fiducia è molto difficile riconquistarla.
Quando avverte l'inganno  si identifica con una figura di riferimento e diviene servile e falso, cerca di sentirsi superiore per negare il suo complesso di inferiorità e può arrivare anche a tradire, rinunciando così a quella che per lui è il massimo delle virtù, la lealtà.

Si difende con la PROIEZIONE, attribuendo a persone o cose sentimenti o desideri che rifiuta ma che sono presenti nel suo inconscio.

Comunica in maniera logica perchè convinto che la comunicazione abbia il solo scopo di interazione verbale ed è stimolato da persone forti e decise.

Lezioni da imparare per migliorare:
  •  Cambia atteggiamento, le cose non sono sempre nere come le vedi ma sono lo specchio del tuo atteggiamento.
  • Esamina il tuo comportamento, non stare sulla difensiva e non incolpare altri per cose fatte da te.
  • Evita che ti si prenda per un indeciso sulla difensiva.
  • Fidati di più degli altri e rivela ai cari i tuoi sentimenti, permettiti di entrare in intimità, non aver paura di correre il rischio di essere rifiutato.
  • Liberati dalla paura dell'opinione altrui nei tuoi confronti, può essere migliore di quel che credi.
  • Sviluppa fiducia nelle tue capacità, afferma te stesso, sentiti autenticamente sicuro di te.
  • Sii sincero con gli altri di ciò che ti passa per la mente, senza lasciare comunicazioni ambigue su di te.
  • Non scappare dalle responsabilità e non temere di sbagliare, gli errori portano a maturità e aggezza.
  • Parla francamente con le autorità o alte figure come guide spirituali mantenendo equilibrio emozionale per evitare di diventare ostile.

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Annica

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lunedì 13 ottobre 2014

Enneagramma - Tipologia 5: Il Ricercatore


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Foto di Vania Boninsegna - copyright

 "La conoscenza rende l'Uomo libero"

Ed ecco che siamo arrivati alla descrizione del quinto tipo secondo l'enneagramma, anch'esso particolare e unico con le sue sfumature:

  1. Il Ricercatore,
  2. il Pensatore,
  3. il Pioniere visionario,
  4. l'Osservatore percettivo,
  5. l'Esperto,
  6. l'Analitico,
  7. il Teorico assorto,
  8. il Riduzionista,
  9. l'Eremita.
Abbiamo davanti l'inventore, il ricercatore che sa ascoltare e donare pace interiore, di buon carattere, tranquillo, calmo e cortese, con una gran sete di sapere.

La sua grande forza interiore la usa per osservare attentamente ed analizzare quel che lo circonda per accrescere la sua esperienza. Corre il rischio di chiudersi in sè stesso immerso nelle sue ricerche perdendo la capacità di donare agli altri e di avere contatti profondi. Si difende con la "ritirata" fuggendo dall'impegno emotivo e da ciò che può indurre dipendenza come i sentimenti ed il sesso.

La sua forza la usa come arma di difesa e per lottare. Si difende vivendo la vita a compartimenti stagni, divisi tra loro, anche nelle amicizie.

Sembra spesso distaccato ma è un modo per non palesare i suoi sentimenti: ascolta ma fatica a condividere, osserva ma non vuole essere osservato. Nella vita raccoglie informazioni che non gli bastano mai, rischia però di cadere nell'avarizia.

Non vuole essere coinvolto in attività sociali che considera noiose ed inutili per il processo di accumulare conoscenza. Questo è uno dei temperamenti più autosufficienti dell'enneagramma.

Ha elevata capacità analitica e pensa sempre come accrescere le sue conoscenze che acquisisce con le sue sole forze. Guarda i dettagli, non sopporta di dover mettersi in mostra, parlare in pubblico, la superficialità e la distrazione.  Vuole conoscere ma ha tendenza a tenere le idee, sentimenti e piccole scoperte per sè come se condividerle lo privasse di qualcosa o per paura che gli vengano portate via.

Ogni argomento dello scibile umano diventa per lui interessante, avaro della sua energia non chiede e non dà per timore che gli venga chiesto di più. Tende allora ad avere una vita solitaria alla ricerca di conoscenza.

La sua parola chiave è:
"Sapere"

Nell'infanzia ha vissuto probabilmente in ambienti ristretti o non si è sentito desiderato. Introverso, parla poco ma è un paziente ascoltatore. Col suo distacco aiuta gli altri a far chiarezza in sè stessi. Non perde mai il controllo anche in situazioni estreme e non ama la fragilità emotiva. Si difende con l'ISOLAMENTO: l'aspetto affettivo di un'esperienza viene separato dalla sua dimensione cognitiva, sa quindi raccontare con distacco emotivo eventi e situazioni per i quali tutti proverebbero sentimenti. Copre il senso di vuoto accumulando sapere e teme di essere invaso nel suo spazio vitale.

Comunica consigliando ed è stimolato da persone indipendenti e non invadenti, che sanno stare al loro posto.

Lezioni da imparare per migliorare:
  • Dai alla mente delle pause con la meditazione, yoga o preghiere invece di occuparla con teorie e speculazioni fantastiche, osserva di più e analizza di meno.
  • Liberati dei pregiudizi, mantieni la mente aperta a nuove idee e concedi una seconda chance alle persone, non sei il detentore della verità.
  • Apriti agli altri, coopera di più e sii meno solitario, investi le tue conoscenze educando.
  • Accetta i limiti intellettuali altrui ed evita di essere presuntuoso e cinico, sviluppa compassione e limita la diffidenza.
  • Sii più attento alle emozioni, apriti agli amici ed ai familiari, esprimi le emozioni facendo emergere la tua parte amabile e smussando le spigolosità.
  • Sii consapevole dell'attaccamento alle tue idee e cose, ricorda che siamo solo di passaggio in questo mondo.
  • Esamina i tuoi conflitti, osserva il comportamento antagonista degli altri per capire, da parte tue, cosa li ha portati a questo.

 
Annica


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martedì 16 settembre 2014

Enneagramma - Tipologia 4: Il Creativo

"Essere speciali e distinguersi" 

immagine dal web

Continua la descrizione dei 9 tipi dell'Enneagramma ed ora elenchiamo i temperamenti del Creativo:
  1. Il Creativo Ispirato,
  2. l'Intuitivo autoconsapevole,
  3. l'individuo autorevole,
  4. l'individuo autorivelatore,
  5. l'artista immaginativo,
  6. l'introverso egocentrico,
  7. l'esteta vizioso,
  8. il romantico.
Un soggetto sensibile, malinconico, tragico. E' anticonformista, allaricerca della bellezza e dell'armonia. Il suo ideale non è l'immediato maè attratto invece "dall'irraggiungibile" così tende ad agire poco perdendosi in fantasticherie, la volontà è debole.

Amante delle stravaganze e dell'eccentrico si esprime bene mediante l'arte, si sente in disparte e tende a far confronti tra sè e gli altri con un po' di invidia. Ama il proibito.

Vuole essere speciale e diverso coltivando la sua immagine, vestendosi in maniera ricercata confrontandosi sempre con gli altri, cosa che lo porta all'invidia, tende così a manifestare senso di superiorità come tentativo di compensare un reale senso di inferiorità.

Cerca di rendere la sua vita e quella degli altri piena di emozioni per evitare l'ordinario.

Vive rivolto al passato sperando in un futuro migliore ma tende così a perdere il contatto con la realtà diventando indeciso.

Si considera raffinato e sensibile e si sforza di essere autentico ma più si sforza e più risulta artefatto.

Probabilmente nell'infanzia ha subìto perdite affettive, ha buon cuore, attento ascoltatore degli altri e di sè stesso, presta attenzione ai sentimenti ed è molto portato all'introspezione.

La sua parola chiave è:
"profondità emozionale"

Ha bisogno di amore ma la paura dell'abbandono lo blocca nei confronti della persona amata, soffre però se si allontana e la idealizza, rivolendola ad ogni costo. Vive l'amore come un intreccio fitto di emozioni e sentimenti intensi e la sua intimità è un dono prezioso da donare a chi si dimostra degno.
Per questa persona l'amore passa attraverso la sofferenza come mezzo necessario per sviluppare l'empatia.
Si sente incompreso per la sua profondità, si sente in disparte e anche in un gruppo non riesce ad adattarsi completamente. Si blocca per la perdita di un amico, un caro, una persona amata, portandolo alla dipendenza, passione, rancore e si difende con la sublimazione artistica, cercando il bello in ogni campo.

Nella sua vita sono molto presenti il desiderio ed il possesso e se la realtà non corrisponde al suo immaginario la respinge.

Se vince la sua passività e si dà da fare sa aiutare gli altri, scopre il significato del vivere il presente per realizzare il proprio cammino e chissà... a creare davvero un futuro migliore.

Ama la sincerità e scambiare opinioni artistiche, ama la comunicazione emozionale e rifiuta quella logica fredda che vede come una minaccia.

Il suo meccanismo di difesa è l'INTROIEZIONE, ossia un processo inconscio dove devia l'aggressività ostile verso sè stesso, nuocendosi socialmente o fisicamente.

Se è evoluto spiritualmente vive creativamente ma appoggiandosi a solide verità e sa come aiutare le persone ad affrontare la sofferenza.

Lezioni da imparare per migliorare:
  • Non essere passivo e cerca di non rimandare le cose "a dopo", "quando viene l'ispirazione". Usa i tuoi sforzi per essere regolare impegnandoti in opere significative che aiutano te e gli altri.
  • Resta in contatto col mondo reale evitando gli eccessi e fantasie, dormi regolarmente quanto basta, lavora regolarmente.
  • Liberati dall'invidia, aumenta l'autostima e la fiducia in te stesso.
  • Parla in modo spontaneo e schietto aprendoti senza nascondere la sofferenza.
  • Non fare di ogni cosa una questione personale liberandoti dalla sensazione che gli altri si aprofittino di te.
  • Accetta la critica come mezzo per migliorarti.


Annica


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venerdì 16 maggio 2014

Enneagramma - Tipologia 3: Il Manager

"Per raggiungere l'obbiettivo ci vuole lavoro di squadra ed impegno."

Di questa tipologia abbiamo queste sfumature di Temperamento:

  1. Il Motivatore,
  2. la Persona Autentica,
  3. l'Esempio,
  4. l'Arrampicatore sociale competitivo,
  5. il Pragmatico cultore dell'immagine,
  6. il Narcisista millantatore,
  7. il Manager.
immagine dal web

 Ci troviamo di fronte ad un tipo attraente, di gran carisma, dotato di esibizionismo, ottimista, giovanile, iperproduttivo. Sa svolgere bene compiti affidatigli e brama il successo, vuole primeggiare.

Per lui è importante darsi da fare per ottenere successo e tende ad identificarsi con i successi ottenuti che vanno riconosciuti ed ammirati dagli altri.

Nella sua vita lo stimolo fondamentale è la competizione, deve fare tutto bene e meglio degli altri. Non sopporta l'inefficienza el il fallimento e per evitarli è disposto a sacrificare molto.

La parola chiave è:

"Efficienza"

Vuole essere "quello che conta", è un combattente e gli altri hanno bisogno del suo carisma per lavorare con più coscienza. Appare più produttivo di quanto non lo sia veramente.

Capisce subito le capacità altrui ma fatica a riconoscere se  qualcosa va storto e quando le cose non gli riescono vede la sconfitta come una vittoria parziale scaricando la colpa sugli altri, oppure molla tutto per buttarsi su un nuovo progetto.
Smaschera il falso degli altri ma non vuole riconoscere le sue cose appariscenti e povere di sostanza.
Non ammette i propri errori e non tollera le critiche, ha tendenza a rilevare errori altrui e l'invidia per i suoi successi.
Tende a sopravvalutarsi credendo di essere sempre nel giusto così abbellisce la realtà con bugie, il suo principale difetto, rischiando così di ingannare non solo gli altri ma anche sè stesso.
Ha tendenza a cadere nella vanità circondandosi di lusso e cose frivole.

Quando è più evoluto può essere un capo efficiente con ottime capacità di fare progetti e realizzarli con un team di cui fa parte.

Comunica con fare strategico per adattarsi alle varie situazioni e sa manipolare gli altri affinchè siano felici di fare quel che lui chiede, è abile ad usare l'energia altrui.

Se ha un obiettivo si concentra sulla riuscita prediligendo una strategia a breve termine legata all'azione.

Il bisogno di primeggiare spesso deriva da un vissuto infantile in cui si sentiva amato perchè era bravo a scuola, nello sport ecc.. quindi per lui l'amore passa attraverso i fatti, i risultati. Vive i rapporti come se dovesse dimostrare bravura e supremazia, il modo in cui trasmette affetto si basa sui fatti e cose concrete. IL SUCCESSO E' IL SUO METRO DI MISURA.

E' molto critico verso chi è fragile emotivamente e vorso chi secondo lui non è efficiente.

La continua lotta per il successo potrebbe portarlo lontano da un confronto con sè stesso e dal comprendere il vero scopo della sua vita quindi se è costretto ad una pausa forzata e a mettersi in contatto con la sua interiorità può andare in crisi, questo perchè tende ad identificarsi col suo ruolo professionale trasformando il lavoro nella sua ragione di vivere.

Il suo meccanismo difensivo è l'IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA, attraverso la quale attribuisce a persone o cose sentimenti e desideri da lui rifiutati che sono nel suo inconscio.

Se non riesce ad ottenere  successo diventa indolente, evita confronti e scatena avversione verso sè stesso, ma se è evoluto fa i conti con le sue esigenze interiori dedicandosi alla famiglia ed amici e diventando più prudente.

Lezioni da imparare per migliorare:
  • Sii consapevole di non gonfiare il tuo ego, coltiva la carità e prendi in considerazione i bisogni e i sentimenti altrui.
  • Non sfruttare il prossimo e non sfruttare le situazioni a fini egoistici.
  • Sii disponibile a dare quanto a ricevere.
  • Apprezza, incoraggia, sostieni gli altri; invece di cercare attenzione ed ammirazione rivolgila anche agli altri quando la meritano.
  • Invece di competere col successo altrui sviluppa il tuo potenziale spirituale svolgendo opere a beneficio altrui senza cercare l'applauso o il premio. 

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giovedì 10 aprile 2014

Spiritualità e religiosità



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La spiritualità esiste.
La religione senza spiritualità non esiste.
La prima cosa che appare evidente è che l'essere religioso dipende strettamente dalla spiritualità in quanto la religione si addentra in una serie di concetti che trattano tutto ciò che è filosofico e spirituale, come anima, spirito, essenza, ma la differenza sostanziale tra i due stati è che la spiritualità è libera, personale, sempre diversa in ogni individuo pensante mentre la religione appare quando un gruppo di persone si unisce in un credo solo, una fede che li accomuna.

La spiritualità può essere diversa a seconda della cultura, dell'evoluzione interiore, dell'amore ricevuto e non ricevuto, può essere semplice o complessa, ma soprattutto unica ed individuale.

La religione si presenta per dogmi fissi, supportati da interpretazioni e letture spesso di testi antichi e ritenuti sacri per quella religione come il Corano per l'Islam, la Bibbia per il Cattolicesimo, Torah per l'Ebraismo ecc.. anche nelle religioni ci sono diramazioni di credenze diverse come nell'Islam ad esempio c'è la parte Sciita e quella Sunnita... comunque le basi si somigliano per ogni religione e soprattutto in tutte alla fine si risale ad un creatore unico chiamato nei modi più disparati, Allah, Dio, Yahweh, anche nelle religioni politeiste c'è sempre un padre degli Dei.

L'Uomo è di natura portato ad avere una spiritualità innata conferitagli al momento in cui entra in lui l'Anima Umana... 
Poi ognuno con la sua spiritualità può affermare di averla o meno :-) ma la stessa parola  "spiritualità" contiene la parola spirito... Allora si può dire di non avere spiritualità con il suo spirito.

Purtroppo le religioni hanno portato e portano ancora oggi a fanatismi deleteri per l'Umanità come genocidi, crociate, guerre chiamate "sante"... Chiaro è che comunque anche una persona spirituale può essere preda di fanatismi... solo che è da sola e non in gruppo.

Un'altra differenza tra spiritualità e religiosità:

LA RICERCA DELLA VERITA' è della persona spirituale
LA CERTEZZA DI AVERLA IN MANO è del religioso.


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lunedì 3 marzo 2014

Enneagramma - Tipologia 2: l'Amico



“Aiutare sempre gli altri innanzitutto.”

Anche il secondo dei nove tipi ha delle leggere sfumature dovute al livello energetico dell’individuo, all’ambiente circostante e alla qualità energetica della sua Anima Animale. Possiamo riassumere le sottocategorie di questo tipo nei seguenti temperamenti:

  1. L’Amico,
  2. Il Premuroso,
  3. Il Disinteressato
  4. Il Protettore Generoso,
  5. L’Amico Espansivo,
  6. L’intimo Possessivo,
  7. Il Santo Borioso,
  8. L’Altruista.


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Tutti i temperamenti elencati fanno parte di questa tipologia ed hanno tutti in comune le caratteristiche che ora andrò a spiegare.
Questo tipo ama essere indispensabile, è un benefattore e riconosce i bisogni degli altri piuttosto che i propri dandosi da fare con gran sacrificio e dedizione verso il prossimo, questo perché vuole ottenere amore e riconoscimento rendendosi indispensabile.
Sempre di buon umore, socievole, aperto ha la tendenza a dare buoni consigli. Pronto a mettersi a disposizione degli altri e sente di dover compiacere e piacere a tal punto da modificare la sua personalità per poter meglio entrare in sintonia con le altre persone, perdendo però la propria individualità.
Pensa che ci sia sempre bisogno di lui e quindi crede di non aver tempo per sé. 

La sua strategia sta nel catturare l’attenzione come un salvatore per cui la sua frase chiave è:

“Ti aiuto io”

Il rischio è che nel donare perde la misura. In realtà quello che fa è volto a dare quello che lui vorrebbe ricevere, attenzioni ed affetto, se dà qualcosa è perché vuole l’equivalente in cambio e, se squilibrato energeticamente può assumere comportamenti manipolativi, aggressivi e talvolta invadenti.
Per a sua disponibilità gli altri lo vorrebbero come amico ma essergli amico è difficile perché raramente si lascia aiutare e anche se è nel bisogno non chiede mai nulla, nemmeno ai cari perché è anche orgoglioso.
Ha bisogno di sentirsi gratificato altrimenti si offende diventando piagnucoloso e assume un atteggiamento vittimistico… deve sentirsi dire “Grazie”.
Si realizza portando a compimento i desideri altrui, purtroppo tralasciando i propri, da solo non saprebbe cosa fare.
Come persona è dolce, affettuoso, sentimentale, gradevole, amante del contatto che adotta come modalità comunicativa. Ha tanto bisogno di essere amato e desiderato, seduce senza accorgersene, ma non cerca avventure, in una relazione amorosa tende ad annullare sé stesso per conquistare l’altro ma con il tempo sente di aver perso qualcosa e si sente frustrato per la libertà persa.
Probabilmente nell’infanzia ha dovuto rendersi utile per essere notato ed amato e ha dovuto occuparsi degli altri familiari. La sua difesa sta nel reprimere i sentimenti negando i suoi bisogni, considerati meno importanti di quelli degli altri, fugge da sé stesso. Se si sente umiliato, sfruttato o rifiutato emergono i lati oscuri del carattere come rabbia, atteggiamenti aggressivi passivi, pretese di riconoscimenti da parte di persone che dipendono da lui, può diventare vendicativo.
Quando l’evoluzione spirituale è alta, accompagnata da un buon livello energetico sa offrire sincero aiuto ed appoggio senza pretese, ma col cuore.



Lezioni da imparare per migliorare:

  • Sii consapevole del tuo temperamento e chiedi agli altri di cosa hanno davvero bisogno.
  • Aiuta gli altri a perseguire il loro scopo senza cercare di sviluppare in loro una dipendenza dal tuo aiuto.
  • Aiuta con vero disinteresse senza nasconderti  dietro le “buone intenzioni”.
  • Impara il vero dare senza chiedere in cambio e sarai più felice.
  • Liberati dalla necessità di guadagnare amore  facendo regali o lodi immeritate.
  • Sii generoso senza preoccuparti di essere contraccambiato o attirare l’attenzione sulle tue buone opere. 
  • Mantieni le tue buone opere anonime.





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