sabato 27 agosto 2011

Teoria della Reincarnazione - 2



Continua dall'articolo precedente: Teoria della Reincarnazione - 1


In premessa voglio ancora specificare che questa è una teoria, non si può dimostrare nè l'Anima nè Dio e quindi non si presta ad essere una verità assoluta, lascio ad ogni lettore che queste parole entrino nel suo cuore e lascio alla testa di ognuno il suo legittimo discernimento.

Esperienze di Vita e Karma - I Bimbi 


Una tra le cose più difficili da capire nel Karma è il perchè nascono bimbi morti, o che muoiono poche settimane o giorni dopo la nascita, con grande tristezza e sofferenza della famiglia che lo ha amato da subito, o non si capisce che Karma dovrebbero scontare anche bimbi abbandonati nei cassonetti dell'immondizia, a morire di stenti, o bimbi di pochi anni che muoiono di malattie rare o in incidenti. Per l'Uomo risulta difficile capire il perchè una creatura così innocente e pura debba morire. 


Nel disegno divino c'è il perchè preciso di ogni cosa, ogni Anima Umana che scende sulla Terra ha il suo percorso da fare e consiste in lezioni di vita da imparare, anche l'anima di un bimbo che arriva ha qualcosa da imparare, anche quella che arriva sapendo che dopo sarebbe dovuta tornare. Come spiegato nell'articolo precedente, l'Anima Umana quando si incarna si trova a dover fare i conti con la parte Animale che deriva dal corpo fisico, di conseguenza paure, non accettazione ecc.. 
Quando si incarna in un bimbo che dovrà morire a pochi giorni dalla nascita si trova nella situazione, quando si è incarnata, di dover accettare che non potrà fare una vita intera con le gioie ed opportunità che comporterebbe, quando interviene la parte animale subentra la frustrazione del non poter vivere, una cosa che dovrà accettare prima di morire o sarà un conflitto non risolto, ma non solo, quest'anima deve accettare che perderà quella famiglia prima di potersela godere, queste sono prove molto dure. Il bambino fragile dalla nascita, lo sente che qualcosa in lui non va e che sta per morire, dovrà superare la paura di morire, altra prova difficilissima. Probabilmente le anime che si incarnano in questi casi sono tra le più evolute spiritualmente poichè le prove "karmiche" da superare sono più difficili quanto più il percorso è avanzato. 
Se il bimbo viene ucciso da un familiare (vedi abbandono nei cassonetti) dovrà inoltre accettare di essere stato ucciso dalla famiglia, deve superare il conflitto di abbandono che si crea in lui, dovrà accettare che la persona che l'ha tradito ha anch'essa il suo cammino evolutivo, sono consapevole che sembra crudele da leggere questo ma l'unica cosa che può fare è accettare, perdonare poichè odio chiama odio e il suo cammino spirituale si bloccherebbe con la conseguenza che dovrebbe probabilmente ripetere l'esperienza di sofferenza fino a capire.


Per quanto riguarda i casi di incidente, il bimbo ha pochissimo tempo per rendersi conto di quello che gli sta accadendo, a volte non se ne rende conto, in questi casi l'anima che è discesa in quel bimbo probabilmente aveva uno scopo diverso ancora, nei confronti dei genitori, ma comunque sia l'anima che scende ha un suo scopo di crescita personale, potrebbe aver avuto bisogno di reincarnarsi per superare un conflitto in quel tempo che si è prefissata di vivere, che siano uno, due, tre o 10 anni.


Esperienze di Vita e Karma - Le famiglie di questi bimbi


Quando muore un figlio è una grande e durissima prova anche per il resto della famiglia, mamma, papà, fratelli, sorelle, nonni, zii.


La mamma che lo ha portato in grembo 9 mesi ha un legame particolare ed unico col suo bimbo, lei dovrà accettarne la perdita e dovrà accettare il fatto che "suo figlio non è suo", ma è le viene prestato per crescere e per crescerlo finchè le è permesso dagli eventi e dallo stesso figlio. Per lei e per il papà è importante capire che il loro figlio ha un'anima che sta evolvendosi come la loro. La perdita di un figlio, per una madre ed un padre è una prova tra le più atroci da superare, ma necessaria è l'accettazione. Se non accettano soffrono continuamente per il resto della vita, senza avanzare nell'evoluzione spirituale e con il rischio che facciano un'altra vita con le stesse sofferenze perchè non hanno imparato e capito nella vita di prima. E' difficile e dura, ma questa è una vita effimera, una delle tante opportunità che ci siamo scelti per crescere, cogliamola. Anche sorelle e fratelli devono accettare la perdita, la possibilità di condivisione con questo fratello/sorella che non si sono potuti godere o che si son goduti per poco e lo stesso vale anche per nonni, zii. Quel bimbo non vorrebbe che la sua famiglia soffrisse così...


Un abbraccio


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venerdì 26 agosto 2011

Teoria della Reincarnazione - 1

Come avete avuto modo di leggere nel mio articolo precedente con questo post che vado a creare voglio dare una definizione sulla Reincarnazione e sulle sue dinamiche per quanto mi è possibile, spero abbiate letto anche tutto il documento che ha fatto scaturire in me la voglia di creare questo articolo, perchè il mio ragionamento parte dalle definizioni che danno le varie religioni di reincarnazione, piene di falle ed adattamenti.


Breve riassunto di come è vista la Reincarnazione nell'Induismo, da dove è appunto apparso per la prima volta tale concetto (cito dal documento in questione):


"La forma classica della dottrina della reincarnazione fu formulata in India, ma certamente non prima del 9° secolo a.C., quando gli scritti brahmani furono composti. Quando le Upanihad (tra il 7° e il 5° secolo a.C) ebbero definito chiaramente il concetto, esso fu adottato dalle altre grandi religioni orientali che ebbero origine in India, il Buddismo e il Giainismo. In seguito alla diffusione del Buddismo, la reincarnazione fu poi adottata dal Taoismo cinese, ma non prima del 3° secolo a.C."


Nell'Induismo:  "...come si evince ad esempio dall'esegesi del rituale funerario -si credeva che l'uomo continuava ad esistere dopo la morte come persona completa. Tra l'Uomo e gli dèi esisteva un distinzione assoluta, come in tutte le altre religioni politeistiche del mondo. Siamo piuttosto lontani dal concetto di una fusione impersonale con la fonte di tutta l'esistenza, che troviamo più tardi negli Upanishad. Troviamo poi Yama, il dio della morte (menzionato anche nei testi sacri buddisti e taoisti), che regnava sulle anime dei defunti (...) La giustizia divina era amministrata dagli dèi Yama, Soma e Idra (...) avevano il potere di gettare i malvagi in una buia prigione eterna(...) La premessa per l'ottenimento per l'ottenimento di una ricompensa per le proprie azioni in una nuova esistenza terrena (invece di una celeste) apparve negli scritti brahmani (9° secolo a.C.). In essi si affermava una limitata immortalità celeste, che dipendeva dalle opere e dalla qualità dei sacrifici fatti durante la vita. Dopo aver raccolto la ricompensa per queste cose, l'uomo doveva affrontare un'altra morte nel regno celeste (punarmrityu) e quindi ritornare all'esistenza terrena.


Gli Upanishad furono i primi scritti in cui si spostò il luogo della "seconda morte" dal cielo alla terra, identificandone la giusta soluzione con la conoscenza dell'identità atman-Brahman. L'ignoranza della propria individualità (atman o purusha) mette in azione il karma, la legge di causa ed effetto della spiritualità orientale (...) Secondo come si agisce, secondo come ci si comporta, così si diventa. Chi fa bene diventa bene. Chi fa male diventa male. Si diventa virtuosi con le azioni virtuose, malvagi con le azioni malvage (Brihadaranyaka Upanishad 4, 4, 5). La reincarnazione (samsara) è la via pratica con cui si raccoglie il frutto delle proprie azioni. Pertanto l'individuo è obbligato a entrare in una nuova esistenza materiale finchè tutto il debito karmico che ha accumulato è pagato (Shvetashvatara Upanishad 5, 11). Gli Upanishad giungono a considerare il destino finale dell'uomo come una fusione impersonale tra atman e Brahman, raggiungibile esclusivamente tramite la conoscenza esoterica. In questo nuovo contesto, il karma e la reincarnazione sono gli elementi chiave che segneranno da ora in poi ogni particolare sviluppo dell'Induismo."





Bene, riportato questo parto col dare la definizione della Reincarnazione come non l'avete mai letta prima, in premessa devo dire che questa è una teoria, condivisibile o meno, non si presta ad essere parola assoluta:


Innanzitutto è essenziale dire che la parte che si reincarna nell'Uomo è l'Anima Umana, quella parte che determina la Consapevolezza, la coscienza, una parte del subconscio, nonchè la personalità dello stesso, quella parte di energia che interagendo col cervello dà l'Ego della moderna psicologia.

L'Anima Umana conserva anche le memorie delle vite precedenti, la memoria infatti non è da situarsi nel cervello ma bensì nell'Anima, un esempio per far capire questo ce l'abbiamo appunto con il sonnambulismo notturno, dove la persona compie azioni che al mattino non ricorda, infatti durante il sonno l'Anima Umana esce mentre rimane a mantenere le funzionalità di base l'Anima Animale, durante la fase del sonno in certe occasioni può avvenire una forma di possessione spirituale che si manifesta appunto come sonnambulismo, la memoria di quei momenti dovrebbe restare nel cervello se fosse situata appunto nel cervello, ma così non è, infatti il cervello è un "traduttore di onde" dell'Anima e non immagazzina dati, ma quando serve li coglie dall'Anima e li traduce.


L'Anima Umana deriva dall'elemento Luce, l'elemento di cui sono costituiti gli Angeli, ma, diminuisce il suo livello energetico per entrare nel corpo fisico e fare esperienze di vita terrena. Possiamo paragonare l'Anima Umana ad una sorta di Angelo caduto sulla Terra (non i riferisco a termini biblici o quant'altro attenzione), che, mediante le esperienze di vita deve innalzare il suo livello energetico per tornare alla Luce. 


Esperienze di Vita e Karma


Quando l'Anima Umana entra nel corpo fisico subentra l'attività cosciente e si cominciano a sentire bisogni nuovi, come il bisogno di nutrirsi, di procreare, di riposare il corpo, di un riparo, di amore, tutti bisogni collegati alla parte fisica, ed è quì che subentrano i problemi comuni dell'Uomo:


RABBIA PER MANCANZA D'AMORE, PAURA DELL'ABBANDONO, TRISTEZZA, FAME...


Lo scopo dell'Anima Umana è imparare a controllare gli istinti animali sviluppando l'amore incondizionato, l'indipendenza dal prossimo. Lezioni di Vita dove l'Anima Umana deve vincere sulla parte animalesca ed egoistica. Il Dare senza chiedere in cambio. 


Il Karma non consiste nel fatto che come si agisce si diventa, come dice l'Upanishad, se un uomo uccide un altro uomo non è detto che nella vita successiva diventi di nuovo un assassino o che ci si reincarna in una persona che sarà assassinata... spiego cosa accade invece in questo caso:


Un assassino nella sua vita può pentirsi (parlo di pentimento interno, vero) del suo atto, chiedere perdono, avrebbe quindi capito, non avrebbe bisogno di reincarnarsi in un assassino poichè ha capito ed imparato a dominare la parte animale che possiede, ci sarebbe un'evoluzione spirituale in questo caso, nonostante l'atto avanzerebbe nella sua evoluzione spirituale, chi non lo perdonerebbe sono solo coloro a cui ha fatto del male in Terra, nonostante lui si sia pentito, ma questa è un'altra lezione di vita, non dell'assassino ma loro appunto, il perdonare, se non imparano a perdonare la loro evoluzione spirituale di certo non procede poichè hanno lasciato vincere la loro parte animale, il dolore purtroppo porta a questo. Non intendo giustificare l'assassino anzi, lui in vita è già punito (prigione, viene visto come mostro dalla gente, potrebbe aver paura anche di ritorsioni su di lui, a livello di coscienza poi non ne parliamo...) ma far capire qual è il punto focale del karma in un caso del genere.


Se questo assassino invece non si pente la sua evoluzione spirituale di certo non avanza, deve infatti capire l'errore, che la vita del prossimo è importante quanto la sua, che siamo Unici, imparare a chiedere perdono, il suo Karma probabilmente lo farà rinascere come una persona che viene uccisa, così capisce cosa si prova, oppure potrebbe rinascere assassino ancora, in un altro contesto con una parte animale diversa che magari gli permette di capire finalmente. Quando la sua Anima Umana impara a controllare quella animale capirà, e non importa quante vite ci vorranno... Il ragionamento che faccio va oltre la sofferenza che egli causa, infatti, in altre vite ognuno di noi potrebbe essere stato al suo posto, quindi, se chiedessimo perdono, non ci piacerebbe essere perdonati?


Una cosa è certa, di sicuro non si torna indietro, quello che si è imparato e capito rimane registrato e si va sempre avanti. Indietro no di certo, il percorso fio a quel punto è stato fatto.

Continua... 

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La Reincarnazione secondo la Storia e la Bibbia



Grazie ad un amico ho avuto il piacere e modo di imbattermi su uno studio della Reincarnazione molto dettagliato, complesso ed articolato fatto da un certo E. Valea, questo è un sito di impronta religiosa cristiana. In questo studio, molto interessante da leggere si va a smontare quella che viene chiamata "dottrina della reincarnazione", portando anche degli esempi, secondo questi esempi, si tratta di possessioni diaboliche o fenomeni di schizofrenia e sdoppiamento della personalità.


Ora, come descritto appunto in questo studio, la reincarnazione è un concetto non antichissimo ma risalente al nono secolo a.C. e appare molto confuso secondo Induismo, Buddismo, Taoismo eccetera, si vede palesemente che c'è un continuo adattamento per una cosa che non si sapeva spiegare, il ragionamento fatto dopo è molto coerente secondo le definizioni confusionarie di reincarnazione che si trovano nelle varie culture.


Ma, non perchè una cosa è descritta male o in maniera erronea non esiste per forza,
è come dire che Dio non esiste in base a contraddizioni ed errori che si sono trovati nella Bibbia 
(che si presume sia stata scritta sotto "Ispirazione Divina") 
vedi gli studi di Alessio ed Alessandro De Angelis (dal loro libro "Oltre la mente di Dio").

E' dunque per questo motivo che creo questo articolo ed il prossimo, dove voglio spiegare la Reincarnazione, questa descrizione non la troverete sui Veda, o su qualsiasi altro testo antico, questa è la teoria della Reincarnazione secondo me, come la leggerete vedrete che poggia su un ragionamento lineare e logico, senza "adattamenti". D'altronde il credere in Dio si basa su un atto di Fede come il credere che esiste la reincarnazione, ma per come la vedo io, non è solo un atto di Fede ma è sentirlo dentro di noi, credere perchè già fa parte di noi.

Quindi Buona lettura...

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martedì 23 agosto 2011

I-Ching e 2012...

Secondo "l'Onda Temporale Zero" (Timewave 2012) elaborata da Terence Mckenna (ricercatore, etnobotanico, sperimentatore di droghe allucinogene, scrittore, scomparso nel 2000), il percorso frattale dell'evoluzione umana giungerà al termine nel dicembre del 2012, quando si esaurirà la coscienza polare.
Quando sperimenteremo il Tutto come Uno e non più come una serie di conflitti e opposizioni.
(...) Ritengo che siamo alle prese con un fenomeno che non può essere arrestato né accelerato, e che quello che noi chiamiamo il caos del XX secolo è difatto l'andamento vorticoso di questo processo temporale, la cui intensità è tale da apparire evidente nel giro di una sola vita umana. Siamo come farfalle che nascono e muoiono in un paio di giorni.
Negli ultimi dodici mesi sono occorse più trasformazioni che nei precedenti vent'anni, e in quei vent'anni sono accadute più cose che nei precedenti cento anni, così come questi hanno conosciuto più cambiamenti rispetto ai mille anni prima, e via di seguito (...)
Ora, il risultato cui sono pervenuto dopo 25 anni di messa a punto della situazione non è solo l'idea dell'auto-responsabilità individuale e della necessità di sottrarsi alle istituzioni dominanti.
Tutto ciò è piuttosto scontato.
C'è qualcos'altro di cui vale la pena parlare, ed è il fatto che il mondo umano sta risentendo dell'influenza di una forza attrattiva, una forza ignorata dai laici perché le uniche parole per descriverla provengono dal dizionario di religioni fallimentari e sgradevoli (...) Sono veramente convinto che la storia si approssimi alla sua fine. È una sorta di fede trascendentale il fatto che stia accelerando; il tasso di ingresso della novità nello spazio tridimensionale cresce in maniera asintotica e il paziente lavoro di tessitura di energie un tempo disperse prepara il terreno per la comparsa di nuove forme organizzative e di nuovi modi di essere. Credo che ci stiamo avvicinando a una rottura simmetrica simile a quella avvenuta quando le prime forme viventi uscirono dal mare e strisciarono sulla terra. A mano a mano che ci avviciniamo a questo punto di rottura sempre più la storia diventa allucinatoria, surreale, simile al sogno.
Ci stiamo muovendo letteralmente verso il regno dell'immaginazione dove risiede il futuro dell'umanità (...)
Noi siamo creature la cui embriogenesi è stata interrotta: a metà strada dalla dimensione angelica, la parte peggiore di noi ha preso il sopravvento, con il monoteismo, il razzismo, il sessismo, il materialismo.
Abbiamo tradito l'intelligenza primitiva, che per centinaia di migliaia di anni ci ha fatto dono del coraggio, dell'altruismo, del senso del sacrificio. Ciò di cui abbiamo bisogno è un'esperienza che trasformi radicalmente la nostra compresnione del mondo, dobbiamo recuperare l'autentica esperienza del trascendentale, cioè la fusione con la Natura, per entrare in contatto con la mente planetaria, la mente di Gaia (...) Alfred Whitehead, filosofo e matematico inglese ha parlato di concrescenza, che in biologia significa unione o fusione di parti originariamente separate, che avviene durante l'accrescimento, e affermava che il mondo si approssima ad essa. Io lo chiamo “l'oggetto trascendentale alla fine del tempo” (...) Grazie a internet, il sistema nervoso umano si sta globalizzando, sta costruendo un modello di pensiero consapevole su scala planetaria.
Chiunque, collegandosi in rete può osservare direttamente questa sorta di ampio progetto auto-dispiegantesi, e credo che quella che ho chiamato “onda temporale zero” rappresenta graficamente l'evoluzione del flusso e riflusso storico. Ho anche elaborato dei programmi su computer che riproducono quelle che io chiamo “onde di novità”, praticamente si tratta di una rappresentazione grafica su scala temporale del flusso e riflusso delle novità. Inserendo in queste onde i dati storici, paleontologici e geologici sono pervenuto alla fine ad un risultato davvero sorprendente: questa novità definitiva che ho chiamato oggetto trascendentale alla fine del tempo coincide con la fine dell'anno 2012. Quando ho calcolato questa data non ero ancora a conoscenza della profezia maya. Per arrivarci sono partito dall'I-Ching, il noto oracolo cinese basato sulle combinazioni di esagrammi formati da elementi binari, associati ad un ampio commentario letterario.

Sono giunto alla scoperta che gli esagrammi corrispondono ad un calendario di 384 giorni, pari a 13 cicli lunari. Ho scoperto poi che questo calendario è un sottoinsieme di uno schema frattale di misurazione del tempo più accurato e sofisticato. In pratica, l'antica sapienza cinese ha nascosto la sua minuziosa analisi del tempo in uno schema divinatorio che altro non è se non una vera e propria scienza combinatoria. C'è un solo punto nell'intero ciclo dove il livello di abitudine scende fino allo zero e dove di conseguenza la novità raggiunge l'infinito. Coincide con il solstizio del 2012.
 Ne ho dedotto che l'universo stà dispiegando un processo di auto-metamorfosi che porterà gli esseri umani ad un processo di auto-rivelazione in cui la religione cristiana troverà il suo compimento (...) Più ci avviciniamo all'oggetto trascendentale alla fine del tempo più eclatante sarà il crollo della realtà ordinaria e maggiore la distorsione degli scenari attuali (...).


articolo del 20 Novembre 2007 - fonte: http://medicinaintegrale.blogspot.com


Nel 1975 i fratelli McKenna pubblicano la loro teoria in The Invisible Landscape: Mind, Hallucinogens, and the I Ching.
La conclusione cui conduce il testo è che attualmente ci troviamo in un ciclo "finale" di tempo, della durata di 64 anni del calendario lunare cinese, equivalenti a 67 anni del nostro calendario solare gregoriano, che partirebbe dall'esplosione della bomba atomica su Hiroshima il 6 agosto del 1945, evento preso come picco di rinnovamento, e si concluderebbe con la data della sincronizzazione maya nel 2012
.




I-Ching e aminoacidi

Ecco un'altra teoria sul 2012, elaborata dai Mckenna... questa è senz'altro più matematica, praticamente il percorso evolutivo umano si fermerebbe l'anno prossimo, nel tanto nominato 2012. Secondo il libro dei mutamenti però ogni esagramma è in "mutamento" appunto, quindi finisce un ciclo di 64 per poi ricominciare ancora, probabilmente si ricomincia daccapo, e sempre in mutamento, chissà quante volte si è arrivati al 64esimo esagramma... Questo è semplicemente un altro mutamento con un nuovo inizio di scala, certo, si ripartirà dal primo esagramma di nuovo ma non è il ciclo di prima che si compie, quello è già stato, questo è nuovo. quindi sempre in mutamento ma sempre nuovo, sempre avanti, intendo dire che magari nel 2012 arriviamo al 64esimo esagramma della 12000esima volta che si fa questo percorso di 64 livelli, chissà, basta fare 2 conti, da quando è iniziata la storia dell'uomo ad oggi...


L'I-Ching è un sistema di 64 esagrammi, ognuno dei quali composto da 6 linee che possono essere continueyang, o spezzateyin e quindi si tratta delle due polarità che corrispondono al positivo e al negativo, al maschile e al femminile, la sequenza completa è formata da 384 linee. L'osservazione di partenza di McKenna è che la sequenza delle 384 linee dell'I-Ching corrisponde ai 384 giorni previsti dal calendario lunare usato dagli antichi cinesi, con i suoi 13 mesi, alcuni dei quali composti da 29 giorni e altri da 30.


Quindi tenendo conto di quando è comparso presumibilmente il primo Australopiteco, circa 5milioni di anni e facendo un rapido e semplice calcolo (una proporzione) ricaviamo che:


5000000 anni : 384 giorni (calendario lunare cinese) = 13020,83 cicli completi.


Ci sono voluti 13 mila cicli circa per arrivare all'evoluzione spirituale attuale signore e signori, attraverso guerre, miserie, inquisizioni, crociate, bombe atomiche. Siamo stati bravi eh? il punto della questione è che non ci sono accelerazioni o decelerazioni nell'evoluzione spirituale ma è "tutto calcolato" dal dito Divino. Siamo programmati per evolverci secondo un disegno specifico, che conteniamo anche nel nostro DNA, infatti il codice genetico è costituito di ben 64 codoni che conferiscono la sua completezza alla nostra forma Umana. 


Frattali viventi... Spiritualità in frattali... la Storia in frattali, tutto si ripete, è una ruota che gira.


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martedì 16 agosto 2011

Ghiandola Pineale come ponte tra l'Uomo e il mondo Spirituale

Collocazione epifisi nel cervello
La ghiandola pineale o epifisi è una ghiandola endocrina delle dimensioni di un pisello, ed è collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici, alle circostanti parti nervose. Le sue cellule, i "pinealociti" producono l'ormone melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo al buio o alla poca luce, infatti i fotorecettori specifici situati nella retina captano i segnali luminosi e li trasmettono direttamente al nucleo soprachiasmatico attraverso il tratto retino-ipotalamico. L'ormone messo in circolo vive 10 minuti e viene poi metabolizzato nel fegato
La ghiandola pineale secerne melatonina solo di notte: poco dopo la comparsa dell'oscurità le sue concentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente verso mattino. L'esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente.

La melatonina è inoltre l'ormone antagonista degli ormoni gonadotropi ipofisari, infatti gli elevati quantitativi di melatonina nell'individuo in età prepuberale, ne impediscono la maturazione sessuale. All'inizio della pubertà i livelli di melatonina decrescono notevolmente e nell'epifisi si accumula la cosiddetta sabbia pineale (anche se studi recenti hanno dimostrato che l'attività di deposizione della sabbia è legata ad una crescente attività secretiva, nel video di seguito vediamo gli studi del Prof. Sergio Felipe de Oliveira, dove spiega che questa "sabbia" in realtà sono cristalli di apatite...)

Questo ormone è un antiossidante, rallenta l’invecchiamento e stimola la funzione immunitaria.


Nei video che vi ho messo il Prof. Oliveira espone gli studi fatti sulla ghiandola pineale a livello fisico, è andato così in profondità da dimostrare il fenomeno medianico, strettamente collegata ad essa ed ai sui cristalli in essa contenuti, portando dati scientifici, correlazioni con i suoi pazienti. Trovo i suoi studi affascinanti ed illuminanti, da secoli l'Uomo cerca il collegamento con la spiritualità, mediante il fenomeno dello sciamanesimo ad esempio, in tutte le religioni l'uomo cerca il contatto col divino, oggi finalmente sappiamo che abbiamo un "decoder" interno di questo "segnale" di questa energia tanto sconosciuta quanto parte integrante di noi. Abbiamo dei Cristalli nella nostra ghiandola pineale, immagazinano e trasmettono questa energia nel nostro cervello, direi che è una cosa meravigliosa... facciamo tesoro di questa conoscenza ed utilizziamola nella vita di tutti i giorni, usiamo la nostra Spiritualità con una consapevolezza nuova. 

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mercoledì 10 agosto 2011

La Luna e la Terra, tra scienza e mistero - 1, Le maree



Fin dall'antichità la Luna ha sempre destato attenzione, curiosità, mistero nell'Uomo, infatti è il corpo celeste più evidente dopo il Sole. Essa è stata oggetto di culto, osservazione e strumento di misura del tempo nelle popolazioni antiche, quando si dice che contassero "le lune" per indicare i mesi.
Per indicare gli effetti che essa ha sulla vita terrestre è indispensabile fare una premessa, indicare come si è formata, le dimensioni, le sue caratteristiche peculiari.




La prima cosa tener presente è il rapporto di massa tra la Terra e la Luna: 

  • La Luna ha un raggio all'equatore di 3476,2 km mentre la Terra ha un raggio all'equatore di 12 756,274 km, quindi in proporzione la Terra è larga all'equatore 3,66 volte la Luna,
  • per quanto riguarda la massa invece il discorso cambia infatti la massa della Luna viene determinata applicando la legge gravitazionale universale di Newton, quindi risulta ridotta, circa 1,22 % di quella terrestre. 
  • La densità della Luna è 3,33 contro i 5,5 terrestri e quindi anche la sua gravità è bassa, sulla superficie lunare è un sesto rispetto a quella terrestre.
Il termine "luna" deriva dalla radice indoeuropea leuk, luce, come leuksna che significa "la luminosa", in sanscrito ciandrà-mas (luna brillante) ed in greco σελήνη (da σέλαςbrilliosplendore), esempi che mantengono il significato di la lucente. 

Nella Bibbia la Luna viene definita così nella creazione: 
Genesi 1, 14-18
14 Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 




da Wikipedia:
Il moto di rotazione della Luna è il movimento che compie intorno all'asse lunare nello stesso senso della rotazione terrestre, da Ovest verso Est con una velocità angolare di 13° al giorno. La durata è quindi uguale a quella del moto di rivoluzione pari a 27 giorni 7 ore 43 minuti 12 secondi. Questo è il motivo per cui la Luna rivolge alla Terra sempre la stessa faccia. L'attrazione che la Terra esercita sul rigonfiamento equatoriale più che sulle zone polari sulla Luna provoca in essa delle oscillazioni di lieve entità, le librazioni, che insieme alle librazioni apparenti, connesse alle posizioni che la Luna assume rispetto alla Terra, ci consentono di vedere un po' più della metà della superficie lunare (circa il 59%).


Le maree (tratto da http://astrolink.mclink.it)
Anche se tra qualche controversia, fin dall'antichità le maree vennero associate al movimento della Luna nel cielo. 
La teoria quantitativa delle maree si deve però a Isaac Newton: essa prevede che l'attrazione gravitazionale lunare sulle diverse parti del nostro pianeta, non perfettamente bilanciata dalla forza centrifuga (dovuta al movimento della Terra), provochi due "rigonfiamenti" del globo terracqueo, che restano sempre all'incirca allineati con la linea che congiunge il centro della Terra e la Luna. 






Come risultato, si sviluppano negli oceani terrestri due onde di alta marea che girano intorno alla Terra "inseguendo" la direzione della Luna: in ogni data località la marea si ripete ogni 12 ore e 25 minuti, che è la metà dell'intervallo di tempo dopo il quale la Luna ritorna più o meno nella stessa posizione nel cielo.
Le due onde di alta marea, allineate approssimativamente con la direzione della Luna, incontrano attrito nel loro moto intorno alla Terra: i continenti poi sono ostacoli non aggirabili. Si ha quindi un rallentamento della rotazione terrestre dovuto alle onde di marea e nello stesso tempo, le stesse onde mareali vengono "trascinate" in avanti. 
Questo fenomeno provoca due conseguenze importanti. In primo luogo, la durata del giorno terrestre aumenta costantemente di una piccola quantità, circa due millesimi di secondo ogni secolo. Su periodi di tempo molto lunghi, la crescita della durata del giorno è stata determinata da osservazioni di tipo paleontologico su alcuni antichi organismi marini, come i coralli e i microorganismi, che costituiscono gli attuali fossili o sedimenti stratificati. Notando gli strati di spessore variabile la cui variabilità è dovuta a vari fenomeni tra cui la durata del giorno e l'ampiezza delle mareee, si è visto che circa 300-400 milioni di anni fa il giorno era più corto di circa il 15-20% di quello attuale, il che conferma le ultime rilevazioni effettuate sul tasso di incremento di durata del giorno terestre.
La seconda conseguenza dell'attrito delle maree è la variazione a lungo termine della distanza media Terra-Luna. Il motivo sta nel principio di azione-reazione: la Terra reagisce al "freno" delle mareee lunari "spingendo" la Luna in avanti, e quindi provocando un allargamento graduale della sua orbita. Anche questo fenomeno, per quanto minuscolo, è oggi misurabile direttamente grazie alle rilevazioni di distanza Terra-Luna permesse dagli "specchi" lasciati dalle missioni Apollo sulla superficie lunare. Dopo circa vent'anni di rilevazioni si è notato che mediamente la Luna si allontana di circa un centimetro l'anno.


Un'altra teoria per la descrizione delle maree è dovuta a G.H. Darwin che considera la Terra e la Luna come un unico sistema ruotante intorno al Sole. Il centro di tale sistema si troverebbe nella Terra a circa 2/3 dal centro del pianeta dalla parte della Luna. Considerando perciò due punti sulla Terra A e A' diametralmente opposti, si avrebbe che le acque poste in A si solleverebbero per diretta attrazione lunare, mentre quelle poste in A' per la maggiore forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema; in corrispondenza dei punti B e B' la bassa marea sarebbe dovuta invece alla maggiore forza centripeta.







Comunque ci sono altre teorie che coinvolgono l'azione del Sole, che considerano molti altri fattori.


Continua...


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lunedì 8 agosto 2011

Le tre parti psicospirituali Umane - 3) Il Super Ego: L'intuito, la morale

Ecco la definizione di Super Ego secondo la psicologia classica (ripresa da Wikipedia):


Secondo la teoria freudiana, è una delle tre istanze intrapsichiche che compongono il modello strutturale dell'apparato psichico ed è quella che, secondo lo stesso Freud, si origina dalla interiorizzazione dei codici di comportamento, divieti, ingiunzioni, schemi di valore 
(bene/male; giusto/sbagliato; buono/cattivo; gradevole/sgradevole) 
che il bambino attua all'interno del rapporto con la coppia dei genitori.
Il Super-Ego è costituito da un insieme eterogeneo di modelli comportamentali, oltre che di divieti 
e comandi, e rappresenta un ipotetico ideale verso cui il soggetto tende con il suo comportamento.    «È una sorta di censore che giudica gli atti e i desideri dell'uomo»

Il Super-Io è quindi il rappresentante dei più elevati ideali etici e morali coltivati dall'Uomo.
La funzione del Super-Io non si limita solo alla morale, all'ideale dell'Io ma è un complesso di tre funzioni:

  • L'Intuizione: quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile, il cosiddetto "sesto senso" un sapere che non si spiega a parole, ma che si rivela in lampi improvvisi (le idee improvvise che non si sa come si abbiano avute) derivanti da una fonte di conoscenza spirituale esterna, lo Spirito Guida.
  • La creatività: ossia la capacità di creare ed inventare, in sanscrito "Kar-Tr" è colui che fa dal niente, che crea. I grandi geni della storia, come Dante, Michelangelo, Leonardo devono il loro genio appunto allo Spirito Guida o comunque al mondo di cui fanno parte gli Spiriti Guida ossia il mondo dei Geni, in arabo Jinn.
  • La morale: è la condotta diretta dalle norme sociali, la guida secondo la quale l'uomo agisce, i valori.




Il Super Ego è quella parte della psiche quindi derivante dall'interazione 
dello Spirito Guida con il cervello:

SPIRITO GUIDA X CERVELLO = SUPER EGO

Questa parte dell'animo umano, ossia lo Spirito Guida viene indicato nella Cabala e nello Zohar come RUACH, l'anima mediana, o spirito, solitamente però è esterno al corpo ma può entrare durante momenti di sonnambulismo, ipnosi, dissociazione psicologica

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venerdì 5 agosto 2011

Le tre parti psicospirituali Umane - 2) L'Ego, La Consapevolezza

 Secondo la psicologia classica, più precisamente secondo Freud l'Ego viene così definito:


egli considerava l'Io/Ego come un'istanza psichica, 
vale a dire una struttura organizzatrice che ha il compito 
di mediare pulsioni ed esigenze sociali, rappresentate da altre due istanze 
in conflitto fra loro (l'Es e il Super Io)
In psicoanalisi l'Io corrisponde all'Ego, dal momento che è la traduzione italiana del termine latino usato da Freud. L'Io gestisce i meccanismi di difesa
dei processi psichici deputati alla protezione dell'Io rispetto ad esperienze pulsionali 
troppo intense o ad altre esperienze minacciose. Alcuni esempi di meccanismi di difesa sono: rimozionesublimazioneformazione reattivascissioneproiezione

da Wikipedia:

In psicologia, l’Io rappresenta una struttura psichica - organizzata e relativamente stabile - deputata al contatto ed ai rapporti con la realtà, sia interna che esterna.
L’Io organizza e gestisce gli stimoli ambientali, le relazioni oggettuali ed è il principale mediatore della consapevolezza.
Si può immaginare l’Io come il gestore centrale di tutte le attività psichiche, che rivolge verso sé stesso e verso l’ambiente esterno generando, appunto, la consapevolezza propria e della realtà. 
Mentre il  enuclea la persona nella sua totalità rispetto all’ambiente, l’Io, inscritto nel Sé, è la struttura che percepisce sé stessa ed entra in relazione con altre persone (con il "loro" Io), distinguendole come "non-Io". 
Non è corretto assimilare l’Io all’Ego, come si è talvolta fatto per semplice traduzione linguistica. Va specificato che l’Ego corrisponde ad una forma primordiale di Io, così come la si può notare nel bambino, orientato all’affermazione di sé ed al potere.



L'Io è quella parte della psiche che contraddistingue l'Uomo da tutto il regno animale e deriva puramente dall'interazione tra l'Anima Umana ed il cervello:
ANIMA UMANA x CERVELLO = EGO/IO
L'anima Umana è l'aspetto più puro e sottile dell'esistenza dell'Uomo ed è il principio che caratterizza l'evoluzione dell'individuo. Il princìpio separativo Ego è un riflesso limitato di questa grande energia. L'Anima Umana è quella parte dell'animo Umano che nella Cabala viene definita come Neshamah, ossia il Sè superiore. Da essa deriva l'intelletto mentale e permette all'Uomo di godere della Vita dopo la morte, l'aldilà, è anche la parte che ci pemette la consapevolezza dell'esistenza e della presenza di Dio.

Questa parte dell'anima è immortale e migra da una vita all'altra dove l'Uomo si ritrova a vivere le esperienze che essa registra facendone un bagaglio di conoscenze. Il fatto che non ci si ricorda delle vite precedenti rende l'idea della distanza che si crea ogni volta tra la percezione che l'uomo ha di sè stesso durante la vita (Ego) e la sua vera natura (Anima)
Il Sè invece è lo scopo della vita, il fine per il quale l'uomo continua a lottare e che raramente raggiunge.
L'Anima Umana conferisce quindi Consapevolezza, coscienza, conoscenza  e deriva dall'elemento Luce che costituisce gli Angeli, possiamo definire l'Anima Umana come un angelo in grado di incarnarsi, abbassando così la loro vibrazione, come una "caduta".
La vita serve per innalzare questa frequenza e riportare quest'Angelo all'originale splendore, per fare questo servono più esperienze di vita, più vite ed è quindi necessaria la reincarnazione.
Durante la Vita l'Anima Umana deve continuamente mediare tra gli istinti derivanti dall'ES, il rigore del Super Ego (che vedremo in un altro articolo) e le spinte del mondo esterno, Freud  definiva scherzosamente l'Ego come "servo di tre tiranni".


L'Anima Umana conferisce all'Uomo la sua Personalità, ossia quell'insieme di caratteristiche psichiche e modalità comportamentali  che lo definiscono, e non è il carattere ma bensì la parte che caratterizza la persona nel suo carattere e nella sua tipologia, infatti il carattere si può descrivere come quello della volpe (furbo) o feroce come una tigre e mentre quest'ultimo è attribuibile sia agli animali che all'Uomo, la Personalità è presente solo nell'Uomo.

Infine, L'Anima Umana rende l'Uomo autoconsapevole, consapevole della propria autenticità ed unicità, delle proprie riflessioni. 
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martedì 2 agosto 2011

Le tre parti psicospirituali Umane - 1) L'Es, gli istinti

Secondo la psicologia classica, più precisamente secondo Freud, l'Es è definito così:

 L'Es (o Id) è, secondo la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, quella istanza intrapsichica che "rappresenta la voce della natura nell'animo dell'uomo". 
L'Es, infatti, contiene quelle spinte pulsionali di carattere erotico (Eros), 
aggressive ed auto-distruttive (Thanatos) che sono il modo squisitamente umano in cui gli istinti si sono evoluti. È l'istanza intrapsichica più arcaica della nostra mente 
ed è definito anche inconscio (a differenza dell'Io che è parzialmente inconscio 
ma contiene anche la maggior parte degli elementi consci).
L'Es, secondo la teorizzazione psicoanalitica, consiste di istinti 
che rappresentano la riserva individuale di energia psichica. Per Freud uno degli istinti primari, e una delle fonti primarie di energia psichica, è quello sessuale. 

Questi istinti sono presenti nell'Uomo come negli animali, la ricerca del cibo, la ricerca di un territorio, di un gruppo per difesa, del sesso per procreare e continuare la specie. Praticamente è quella parte che abbiamo in comune con gli animali, infatti siamo dotati di un corpo fisico da mantenere come tutti gli altri animali, indipendentemente dalla specie.
Siamo dotati come gli animali di anima animale, ossia quell'energia magnetoelettrica che muove il corpo fisico e che lo mantiene vivo anche in caso di perdita di coscienza (vedremo più avanti a cosa è legata la coscienza), infatti a dimostrazione di ciò, pensiamo al battito del cuore, a mantenere il battito cardiaco non è la nostra coscienza, col pensiero non si può comandare al cuore come battere o di fermarsi, ma automaticamente batte indipendentemente dalla nostra volontà.
L'anima animale, non la chiamiamo spirito in quanto "anima" (dal verbo anim-are) il corpo, mantiene quindi le funzioni vitali di base.

Questo tipo di energia magnetoelettrica ha una sua determinata frequenza d'onda e, 
l'interazione tra essa ed il cervello genera appunto questa parte psichica che chiamiamo ES o ID.

L'Anima Animale è l'unica parte psicospirituale umana destinata a perdere energia nel tempo, fino alla morte dell'individuo dove si strasforma in altre forme di energie più basse, (come i vermi), infatti la parte istintuale umana è molto più accentuata in giovinezza, poi con la vecchiaia gli istinti vengono in secondo piano, quando si dice "la pace dei sensi" è un esempio, generalmente durante la vecchiaia le persone tendono a pensare a cose molto più spirituali e ci si prepara per la morte, da giovani si pensa alle ragazze, alla discoteca ecc. tutte cose più legate alla materialità e alla costruzione di un futuro sulla Terra, da anziani si pensa al prepararsi per il mondo ultraterreno.

L'anima Animale è quella parte che nella Cabala viene definita NEPHESH:
"Dio, il Signore, formò l'Uomo dalla polvere della Terra, gli soffiò nelle narici l'alito vitale e l'Uomo divenne un'Anima vivente" Bibbia, Genesi 2 versetto 7

in ebraico: nèfesh hachaiyàh
in latino: animam viventem
in greco: psychè ton zòion

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