Continua dall'articolo precedente: Teoria della Reincarnazione - 1
In premessa voglio ancora specificare che questa è una teoria, non si può dimostrare nè l'Anima nè Dio e quindi non si presta ad essere una verità assoluta, lascio ad ogni lettore che queste parole entrino nel suo cuore e lascio alla testa di ognuno il suo legittimo discernimento.
Una tra le cose più difficili da capire nel Karma è il perchè nascono bimbi morti, o che muoiono poche settimane o giorni dopo la nascita, con grande tristezza e sofferenza della famiglia che lo ha amato da subito, o non si capisce che Karma dovrebbero scontare anche bimbi abbandonati nei cassonetti dell'immondizia, a morire di stenti, o bimbi di pochi anni che muoiono di malattie rare o in incidenti. Per l'Uomo risulta difficile capire il perchè una creatura così innocente e pura debba morire.
Nel disegno divino c'è il perchè preciso di ogni cosa, ogni Anima Umana che scende sulla Terra ha il suo percorso da fare e consiste in lezioni di vita da imparare, anche l'anima di un bimbo che arriva ha qualcosa da imparare, anche quella che arriva sapendo che dopo sarebbe dovuta tornare. Come spiegato nell'articolo precedente, l'Anima Umana quando si incarna si trova a dover fare i conti con la parte Animale che deriva dal corpo fisico, di conseguenza paure, non accettazione ecc..
Quando si incarna in un bimbo che dovrà morire a pochi giorni dalla nascita si trova nella situazione, quando si è incarnata, di dover accettare che non potrà fare una vita intera con le gioie ed opportunità che comporterebbe, quando interviene la parte animale subentra la frustrazione del non poter vivere, una cosa che dovrà accettare prima di morire o sarà un conflitto non risolto, ma non solo, quest'anima deve accettare che perderà quella famiglia prima di potersela godere, queste sono prove molto dure. Il bambino fragile dalla nascita, lo sente che qualcosa in lui non va e che sta per morire, dovrà superare la paura di morire, altra prova difficilissima. Probabilmente le anime che si incarnano in questi casi sono tra le più evolute spiritualmente poichè le prove "karmiche" da superare sono più difficili quanto più il percorso è avanzato.
Se il bimbo viene ucciso da un familiare (vedi abbandono nei cassonetti) dovrà inoltre accettare di essere stato ucciso dalla famiglia, deve superare il conflitto di abbandono che si crea in lui, dovrà accettare che la persona che l'ha tradito ha anch'essa il suo cammino evolutivo, sono consapevole che sembra crudele da leggere questo ma l'unica cosa che può fare è accettare, perdonare poichè odio chiama odio e il suo cammino spirituale si bloccherebbe con la conseguenza che dovrebbe probabilmente ripetere l'esperienza di sofferenza fino a capire.
Per quanto riguarda i casi di incidente, il bimbo ha pochissimo tempo per rendersi conto di quello che gli sta accadendo, a volte non se ne rende conto, in questi casi l'anima che è discesa in quel bimbo probabilmente aveva uno scopo diverso ancora, nei confronti dei genitori, ma comunque sia l'anima che scende ha un suo scopo di crescita personale, potrebbe aver avuto bisogno di reincarnarsi per superare un conflitto in quel tempo che si è prefissata di vivere, che siano uno, due, tre o 10 anni.
Esperienze di Vita e Karma - Le famiglie di questi bimbi
Quando muore un figlio è una grande e durissima prova anche per il resto della famiglia, mamma, papà, fratelli, sorelle, nonni, zii.
La mamma che lo ha portato in grembo 9 mesi ha un legame particolare ed unico col suo bimbo, lei dovrà accettarne la perdita e dovrà accettare il fatto che "suo figlio non è suo", ma è le viene prestato per crescere e per crescerlo finchè le è permesso dagli eventi e dallo stesso figlio. Per lei e per il papà è importante capire che il loro figlio ha un'anima che sta evolvendosi come la loro. La perdita di un figlio, per una madre ed un padre è una prova tra le più atroci da superare, ma necessaria è l'accettazione. Se non accettano soffrono continuamente per il resto della vita, senza avanzare nell'evoluzione spirituale e con il rischio che facciano un'altra vita con le stesse sofferenze perchè non hanno imparato e capito nella vita di prima. E' difficile e dura, ma questa è una vita effimera, una delle tante opportunità che ci siamo scelti per crescere, cogliamola. Anche sorelle e fratelli devono accettare la perdita, la possibilità di condivisione con questo fratello/sorella che non si sono potuti godere o che si son goduti per poco e lo stesso vale anche per nonni, zii. Quel bimbo non vorrebbe che la sua famiglia soffrisse così...
Un abbraccio