giovedì 31 marzo 2011

La cellula sana, e cosa la fa ammalare...

Nonostante il considerevole numero di cellule e di organi, nel corpo umano regna un ordine rigoroso. Le cellule, nonostante la loro diversità, funzionano tutte secondo lo stesso meccanismo, infatti ogni cellula respira, digerisce, espelle rifiuti, il micro come il macro... Una normale cellula è così composta:

  • una membrana citoplasmatica, un involucro che funge da contenitore e da superficie di scambio tra la cellula e l'ambiente esterno;
  • degli organelli citoplasmatici interni come: i mitocondri che trasmettono l'energia alla cellula sotto forma di adenosintrifosfato (ATP), il reticolo endoplasmatico che assicura lo stoccaggio e il trasporto di numerose sostanze (lipidi, proteine...), i ribosomi che permettono la sintesi delle proteine, l'apparato del Golgi che ha un ruolo di stoccaggio e di escrezione dei prodotti sintetizzati dalla cellula;
  • un nucleo, che contiene, essenzialmente, il DNA, sotto forma di cromosomi, e l'RNA. Il DNA, o acido desossiribonucleico, è la "banca dati" della cellula e contiene i "dati" per costruire tutto il corpo umano, che sia contenuto nella cellula della pelle o del muscolo ecc., l'RNA, o acido ribonucleico, viene sintetizzato a partire dal DNA. Funge da intermediario per permettere ai ribosomi di effettuare la sintesi delle proteine a partire dal DNA.
Struttura Cellula animale

Ci sono diversi fattori che vanno ad influire sul funzionamento cellulare e che fanno "ammalare" la cellula, ossia ne altera le normali funzioni di sintesi energetica, escrezione, sintesi proteica ecc.
alcuni di questi fattori negativi sono il fumo, le radiazioni (raggi X, onde trasmesse dai cellulari ed elettrodomestici), lo stress. Da tener presente che non sono le cause delle malattie ma dei fattori acceleranti se non scatenanti.

Che causa la malattia sono conflitti psicologici che vanno ad agire direttamente sull'apparato e su determinati organi, ad esempio, quando si prende un grosso spavento si ha una contrazione a livello dello stomaco, se lo spavento è profondo può rimanere "registrato" a livello fisico come contrazione persistente della muscolatura addominale o contrazione dello stomaco, infatti quando si prova paura lo stomaco si contrae ma non solo, tutto il sangue presente prima nello stomaco viene mandato ai muscoli che, in caso di pericolo si preparano per un fuga, questo capita anche agli animali quando fuggono dai predatori, ed è una cosa istintiva.


Ora, rimanendo su questo esempio, nel momento in cui si ha una contrazione continua dello stomaco significa che le cellule sono in "tensione", sotto stress e si ha ad esempio un'iper-produzione di succhi gastrici con conseguente acidità di stomaco.
L'ingestione di cibi pesanti, fritti, grassi non fa altro che andare a disturbare ulteriormente poichè sono cibi difficili da demolire e lo stomaco deve produrre ulteriori succhi gastrici, ecco che quindi sono un fattore aggravante.

Si può dire che i fattori che causano la malattia sono i conflitti come la paura, la rabbia, conflitti di autostima, paura dell'abbandono... che portano o predispongono alla malattia. 
Il fattore scatenante va a colpire quindi il punto più debole, già predisposto dal conflitto psicologico, ed ecco l'insorgere della malattia.

A seconda del tipo di conflitto sarà colpito un diverso settore corporeo e organi specifici, come detto nell'esempio di prima, la paura (spavento) va a colpire lo stomaco, la perdita di un caro invece si sente nel cuore, il cuore soffre quando ci manca una persona cara e non di certo un rene.. 

In poche parole siamo noi stessi i fautori del nostro male, come prendiamo la vita, le situazioni che ci capitano, il non accettare le persone per quello che sono. Beh, come ci ammaliamo possiamo anche guarire liberandoci dei conflitti, prendendo quello che ci insegna un evento e non tenendo la parte negativa. Non si può soffrire per sempre per la perdita di un amico ma guardare il beneficio che ci ha dato quando era in vita e farne tesoro e far sì che dia frutto.

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