martedì 22 marzo 2011

La Magnetoterapia - Parte prima

La più antica citazione del magnete come mezzo di cura appare sull’Atharvaveda che contiene il trattato sulla medicina e l’atre di curare. Cleopatra, donna di leggendaria bellezza (69-30 a.C.), si dice che portasse un piccolo magnete sulla fronte per preservare le sue splendide grazie. Le antiche civiltà non compresero il potere reale del magnete: le sue proprietà di attrarre il ferro e i suoi derivati, portava a pensare a qualche qualità magica e lo faceva considerare con un certo timore. 

La Magnetoterapia è una disciplina che sta a metà fra il convenzionale e l'alternativo (è stata riconosciuta a livello nazionale come terapia omeopatica e naturopatica). 

Magnetoterapia Statica 
La magnetoterapia basata sui campi magnetici statici consiste nell'uso di magneti di piccole dimensioni da portare addosso, (da Wikipedia: considerata una pseudoscienza sia perché non è una teoria plausibile e conciliabile con la fisica e con la biologia sia per la mancanza di effetti positivi accertati per la salute), nella rete si può leggere nella maggior parte dei casi che non è stata scientificamente provata, questo dato dalla mancanza di informazioni poichè sono stati fatti importantissimi studi sulla Magnetoterapia statica dal Dott. A. K. Bhattacharyya che ha studiato Gli effetti dei magneti sugli organismi quali piante, animali, uomini e in applicazioni cliniche per combattere malattie che le terapie moderne non riescono a guarire.
Magnete Vania

Magnetoterapia a Bassa Frequenza 
La magnetoterapia a bassa frequenza consiste nell'applicare, tramite un solenoide attraversato da una corrente elettrica pulsante (cioè composta esclusivamente di semionde dello stesso segno), un campo elettromagnetico che interagisce in maniera significativa con le singole molecole d'acqua abbondantemente presenti in ogni tessuto del corpo. L'acqua ha una molecola dipolare, cioè dotata di una zona a polarità negativa, l'atomo di ossigeno, e una positiva, i due atomi di idrogeno, posizionati spazialmente con un angolo di circa 104,5° e in presenza di questo campo elettromagnetico le molecole di acqua si pongono in oscillazione. 
I sostenitori della pratica evidenziano l'importanza che avrebbe la costanza delle applicazioni nel determinare la sua efficacia e sostengono che la magnetoterapia a bassa frequenza, dal momento che agirebbe a livello cellulare, creando un micromassaggio interno ad ogni cellula che faciliterebbe l'eliminazione dei rifiuti metabolici, sarebbe utile nell'ambito di una vasta casistica, in particolare laddove i tessuti siano più ricchi d'acqua. 
I sostenitori della pratica la ritengono indicata in casi artrite, artrosi, asma, atrofia muscolare, cefalea, distorsioni, fratture, osteoartropatia e prostatite. 
L'apparecchiatura utilizzata è costituita da uno stadio oscillatore che eroga un'onda quadra la cui frequenza è selezionabile, solitamente tra i 5 e i 100 Hertz. Lo stadio oscillatore è comandato da un timer, che consente di programmare la durata dell'applicazione, e a sua volta pilota uno stadio di potenza, generalmente costituito da uno o più mosfet, che consente di inviare una corrente dell'ordine di almeno 1 ampere nel solenoide utilizzato per generare il campo magnetico. (da Wikipedia) 

Magnetoterapia ad Alta Frequenza 
La magnetoterapia ad alta frequenza, nota anche come magnetoterapia a radio frequenza, si basa sull'emissione di onde radio di frequenze comprese tra i 18 e i 900 Mhz fino a Ghz in brevi impulsi, la cui frequenza è regolabile. I sostenitori affermano che tali onde radio avrebbero la capacità di migliorare la risposta immunitaria delle singole cellule, aiutandole a ritrovare un opportuno equilibrio. Inoltre la magnetoterapia ad alta frequenza fluidificherebbe il sangue, migliorando la circolazione, e attenuerebbe le infiammazioni, qualunque ne sia la causa. 
Anche in questo caso i sostenitori della pratica evidenziano l'importanza di un protocollo di applicazione ai fini della buona riuscita della terapia. 
I sostenitori della pratica ritengono che l'effetto ottenuto sia analogo alla pratica con basse frequenze e la suggeriscono nei casi di artrite, artrosi, asma, atrofia muscolare, cefalea, distorsioni, fratture, osteoartropatia, prostatite. Anche per questa versione della magnetoterapia, non esistono prove scientifiche di efficacia. 
Inoltre, secondo i suoi sostenitori, la magnetoterapia AF migliorerebbe la circolazione sanguigna, prevenendo la formazione di placche nelle arterie, stimolerebbe la produzione di endorfine da parte del sistema neurovegetativo, riducendo così la sensazione di dolore ed esercitando un'azione antiinfiammatoria, e aumenterebbe l'assimilazione del calcio, riducendo l'insorgenza dell'osteoporosi. 
La magnetoterapia ad alta frequenza consiste nell'applicare onde radio a larghissimo spettro, da pochi MegaHertz fino al Ghz, con potenze intorno ad 1 W, in impulsi brevissimi (90-100 microsecondi) ripetuti da 40 a 2500 volte al secondo. Secondo i sostenitori della magnetoterapia gli impulsi di AF avrebbero la caratteristica di ripristinare la corretta polarizzazione della membrana cellulare aiutando la cellula a superare uno stato di squilibrio. (da Wikipedia) 

Aggiungo poichè dato da non trascurare che la magnetoterapia è controindicata per i portatori di stimolatori cardiaci pacemaker e apparecchiature elettroniche in quanto potrebbe interferire con esse. 


Continua...



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