Foto gentilmente concessa da Simone Buffon - Copyright di Simone Buffon |
E’ da un po’ di tempo che stavo pensando di scrivere
qualcosa su questo argomento così complesso e intricato ma come per ogni mio
articolo attendo conoscenze, esperienze, ispirazione.
In tanti hanno già trattato di questo e se vorrete gradire vi offro la mia visione
dell’argomento, nella piena libertà di espressione e di parola. Siate liberi di
cogliere da questo scritto ciò che più bene può farvi nella vista.
La definizione di spiritualità che troviamo nei dizionari o
più semplicemente anche su Wikipedia è:
“Termine che riguarda, a grandi
linee tutto ciò che ha a che fare con lo spirito,
ha svariate accezioni ed
interpretazioni (ecc.)”
Partiamo da qui.
Innanzitutto le basi tecniche: è necessaria una propria coscienza
per provare l’esperienza della spiritualità e quindi di essere consapevoli
della propria esistenza nell’Universo, questa è dunque una prerogativa
dell’Uomo che ha così la capacità di rapportarsi con i suoi simili, la Natura e
il Divino.
La coscienza del Sé è data da quell’energia che è l’Anima Umana,
che interagendo con il cervello produce pensieri, parole, azioni. E’ grazie a
questa che vi sto scrivendo, con il supporto non meno importante del mio spirito
accompagnatore, (descritto in un vecchio articolo), che mi dona
l’ispirazione.
Certo è che il mio cagnolino non prenderebbe mai in mano una penna per
scrivere elucubrazioni sull’anima, pur donandomi sempre tanto affetto. L’Uomo
ha questo aspetto con cui si confronta ogni giorno da quando arriva sulla
Terra.
Spiritualità non è solo un termine ma un vero e proprio modo di
affrontare la vita, i problemi, le gioie, i dolori, ed cresce con noi,
lentamente.
Come già descrissi in precedenza (vedi link), non è necessariamente
collegata ad una religione ma è collegata alla nostra Anima. Caro amico che
leggi, se sei convinto di non avere un’anima mi dispiace per te ma sei in
minoranza, prova chiederti quale processo biochimico ti ha portato a leggere il
mio articolo fino adesso… E se la maggior parte delle persone nel mondo credono
nell’esistenza di questa, o sbagliano tutti o qualcosa sotto sotto ci deve
essere…
Ecco dunque la mia definizione, dalla quale partiremo per ragionamenti
più complessi:
“La spiritualità è la capacità nonché prerogativa umana di avvalersi della
propria Anima
come fonte di conoscenza per affrontare temi nel mondo tangibile
e non.”
Grazie a questa capacità possiamo guardare il mondo in modi nuovi,
possiamo cogliere l’essenza delle cose, accettare la possibilità che oltre
quello che tocchiamo c’è di più e spostiamo la nostra ricerca anche nel mondo
che la nostra vista non percepisce ma che il cuore sente, cercandone le
relazioni non solo con la scienza ma anche con l’ausilio di questa nostra
capacità intrinseca, permeata di religione o meno, con lo scopo di raggiungere
un perfetto equilibrio.
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