venerdì 4 novembre 2011

Dipendenza è Sofferenza

Dipendere dal Giudizio degli altri
Dipendere dall'Amore di una persona,
Dipendere dalla presenza di qualcuno,
Dipendere economicamente dal prossimo...

Per dipendenza si intende un’alterazione del comportamento che da semplice e comune abitudine diventa una ricerca 

esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi, sostanze, 

o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. 

La persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine.

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Ora si rende necessario fare una distinzione, esiste la dipendenza naturale, infatti il bimbo quando nasce e deve crescere ha bisogno della sua mamma e del suo papà, del loro amore ha bisogno di essere nutrito di amore perchè si formi il suo carattere e nutrito anche fisicamente, praticamente è una creatura che va formata, infatti, la mancanza di amore femminile o maschile nel bimbo o nella bimba può portare in parte alle dinamiche comportamentali che vi ho descritto nel mio articolo precedente, che vi invito a leggere per meglio comprendere questo. Questa è una dipendenza ovvia, che ha ogni cucciolo, non è patologia.

Un nuovo nato non ha difese, da solo non si sa nutrire, dipende totalmente dalla madre.



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Quando un individuo cresce può manifestarsi la dipendenza patologica o comunque quella forma di dipendenza che porta la persona a soffrire per la mancanza di qualcuno o qualcosa. 
Questa forma di dipendenza è strettamente legata alla nostra Anima Animale, al nostro ES  ossia a quella parte di noi legata al corpo fisico, ai bisogni primari, bisogno di cibo, ricerca di protezione ecc. Infatti i problemi da dipendenza sono legati a bisogni egoistici, io voglio, io ho bisogno ecc. e  tali bisogni sono legati alla nostra fisicità. 

La dipendenza da una persona cara porta immane sofferenza nel momento della sua dipartita e per molto, molto tempo dopo poichè le domande portanti in questa persona diventano: 

Perchè mi ha lasciato qui solo? Adesso cosa faccio? Che ne sarà di me? 
Non posso vivere senza di lui/lei ...

Il bisogno di amore di questa persona lo porta a chiedersi queste cose, talvolta porta alcune persone alla necessità di riempire questo vuoto con sostanze stupefacenti od alcol... ma non si ricordano che non hanno niente di meno e niente di più della persona defunta, che loro stessi sono una fonte di amore come lo era il loro amico o il loro caro, e che quando lo capiranno questo scopriranno un mondo nuovo, daranno amore incondizionato alle persone che vicino a loro hanno bisogno di loro appunto, e saranno di nuovo felici, si ritroveranno anche a ringraziare il caro per quello che ha insegnato loro in vita e con la sua morte, dare amore incondizionato, il più vero, e godere di questo.


La dipendenza dal Giudizio degli altri porta limiti nella vita ed altrettanta sofferenza... frasi tipiche di questo tipo di dipendenza sono:

Chissà che diranno i vicini... Guarda come sei vestito, che diranno di te? 
Non fare quella cosa o chissà che penseranno...

In queste persone è radicata la paura del giudizio degli altri, e modificano i loro usi per adattarsi a questo "presunto" giudizio esterno, loro stesse sono spesso pronte a giudicare a loro volta per un senso di frustrazione e per invidia di chi ha fatto come voleva. Questa è sofferenza. Costoro non hanno ancora capito che ogni persona, ogni creatura sulla Terra è UNICA in tutto l'Universo, irripetibile, con proprie caratteristiche, pregi e difetti, qualità da valorizzare. Ognuno di noi deve infatti godere di quello che è e cercare di fare ciò che piace, ciò che porta il sorriso sul viso, lasciare che chi giudichi giudichi, tanto a soffrire non è chi fa ciò che ama ma chi lo giudica perchè non trova il coraggio di farlo.

La dipendenza Economica può portare a sofferenza in chi non mette da parte l'orgoglio o in chi non sa cosa fare per uscirne...

Non posso comprarmi niente che vorrei, devo chiedere soldi per mangiare...

Le parole chiave di questa sofferenza sono due, e dipendono dai casi... la prima è ACCETTAZIONE, se si è costretti a dipendere da qualcuno economicamente per un certo periodo di tempo bisogna solo accettare e ringraziare il cielo che comunque l'aiuto c'è. Poi c'è tempo per tirarsi su e ripagare l'amico dell'aiuto dato, un giorno potrebbe essere lui a necessitare di aiuto. La seconda parola chiave è MUOVERSI, cioè, se non hai possibilità economica e dipendi da qualcuno e non vorresti fa in modo che non diventi malattia, datti da fare per ottenere quello che vuoi, sii umile ed esci dalla situazione, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo l'indipendenza economica che ci renderà felici e fieri di noi stessi. Accettiamo l'aiuto che ci arriva e usiamo il tempo a disposizione per migliorare la nostra vita, ecco che allora non ci sarà più dipendenza economica ed eviteremo che diventi una malattia.

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Come potete notare la dipendenza da qualsiasi cosa, situazione o persona, ha dellecaratteristiche peculiari:
1)– E’ ripetitiva, cioè si tende a ripeterla sempre di più nel tempo, così gli schiavi dell’alcol tendono a bere più spesso, i tossicodipendenti voglio più droga e i tabagisti fumano dalla mattina alla sera
2)– Manca il controllo della persona sulla propria dipendenza, in quanto si pensa di non riuscire più a liberarsene, o al contrario si pensa che in qualsiasi momento si possa smettere di fumare, di bere o di drogarsi, ma paradossalmente si continua nella pratica deleteria.
3)– Si trascorre più tempo possibile con la persona dalla quale si è dipendenti, o si consuma per più tempo la sostanza dalla quale si è dipendenti, togliendo tempo a cose ben più utili da fare.
4)– Durante l’arco della giornata si pensa sempre più spesso all’oggetto dal quale si è dipendenti.
5)– Viene a mancare la nostra libertà, perché diveniamo giorno dopo giorno sempre più schiavi della nostra dipendenza continuando a perseverare nella nostra pratica negativa.
6)– La dipendenza diventa un’abitudine che come un circolo vizioso si amplifica col tempo rimanendone sempre più prigionieri.

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Come liberarsi dalla dipendenza?
Ricordandoci che i creatori di questa sofferenza SIAMO NOI STESSI
SOLO NOI POSSIAMO LIBERARCI DALLE CATENE CHE CI SIAMO IMPOSTE


Mettendo a frutto le nostre Risorse personali, agendo sulle nostre Risorse come la pazienza, l’intelligenza, la Volontà, la Riflessione, l’Amore per le persone care, la testardaggine, la Voglia di Riuscire, la Perseveranza, la Fede, ed altro ancora, possiamo mobilitare queste nostre Risorse Personali e metterle al nostro servizio per questo nobile scopo: 

quello di riprenderci la nostra Libertà.


Se è necessario utilizziamo anche un'altra grande dote... l'UMILTA' e chiediamo aiuto a chi di competenza, psicologi, medicina olistica, amici, parenti, partner.
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7 commenti:

  1. esatto solo noi possiamo e dobbiamo fare la scelta.... prima non riconoscersi masochista e poi dire basta voglio smettere di soffrire ed essere felice d'ora in poi buona giornata e grazie OM NAMO NARAYAN

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  2. Prego, purtroppo molti si legano all'abitudine, anche per paura di restare soli... e così si rendono ancora più soli.

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  3. Questo articolo mi ha aperto un mondo, giusto l'altro giorno stavo riflettendo sul perchè ad un certo punto, a lungo andare, la dipendenza o la sottomissione a qualcuno o a qualcosa diventa logorante e sofferente. Come se la nostra anima ci chiedesse libertà ma tanti non riescono a percepire il messaggio oppure mentono a se stessi. Soprattutto nei rapporti di coppia, dove sentivo parlare di dipendenza mi veniva da storcere il naso, perchè non sopportavo l'idea che l'amore fosse sinonimo di "dipendenza" oppure di "manipolazione", non riuscivo ad accettarlo, perchè vedendo molte storie ha portato molta sofferenza, specie quando subentra la gelosia sottoforma di possessività e allora sono andato su google e ho trovato questo articolo e davvero i miei sospetti sulle dinamiche dei sentimenti erano fondati. Non so se quello che sto per dire è solo una mia opinione, però sono convinto che se non amiamo noi stessi non potremo mai essere felici con gli altri e con il mondo in generale. Complimenti ancora.

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    1. Grazie mille... Anche fosse solo un tuo pensiero è comunque importante. Buona fortuna per tutto

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    2. Altrettanto a lei, però mi chiedo come mai la maggior parte delle persone credono a certe menzogne o a certe "verità" inesistenti, a mio avviso basterebbe rifletterci un po' di più sulle cose e soprattutto su noi stessi. Spesso ci si convince che esistano cose giuste per tutti e sbagliate per tutti, nessuno riesce a far emergere la propria individualità, come se fossero tutti omologati, per questo la riflessione gioca un ruolo fondamentale, per mettere in discussione cose che in realtà di oggettivo non hanno nulla e in tutto questo mi riferisco soprattutto ai rapporti umani, che sia un'amicizia o una relazione di coppia non ha importanza (anche se le relazioni secondo me sono più soggette a non essere ben definite imbottendole di illusioni). Nessuno ci insegna ad apprezzarci e ad accettarci, bisogna essere fortunati a trovare persone che siano in grado di farlo e che te ne diano la possibilità. Per questo servirebbe introdurre psicologia nelle scuole, che potrebbe sicuramente dare una mano nella propria formazione, aiuterebbe secondo me a sconfiggere molte piaghe e a conoscersi meglio e a conoscere gli altri.

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    3. Siamo in una società dove altri pensano per noi quindi la maggior parte della gente trova comodo questo oppure nascono e crescono convinti che sia corretto questo perché gli viene insegnato così. Nel tempo una persona che si crea la sua vita ed è libera di scegliere se adattarsi a questo o di cominciare a pensare per conto proprio. Il fatto è che quando si pensa escono i problemi e sono da affrontare, è il difficile della vita e ciò che la rende utile, lo scopo è la crescita dell'individuo. Non tutti sanno affrontare questo.

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    4. Per concludere, penso che le persone in grado di pensare per conto proprio siano coloro che possiedono qualità già abbastanza insite come l'introspezione o la riflessione, magari mi sbaglio, però credo sia cosi. Porsi delle domande è sintomo di intelligenza come darsi delle risposte è sintomo di conoscenza.

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