domenica 3 luglio 2011

Rilassamento ad onde alfa


Schema tipologia onde cerebrali

Sentiamo ultimamente spesso parlare di Theta Healing, onde Theta ma viene posta pochissima attenzione ad un altro tipo di onde cerebrali, le onde alfa... ho pensato che fosse ora di tirarle in ballo...
Il cervello di Chopin emetteva più onde alfa del normale
Shumacher: Onde alfa per il pilota di F1 prima della gara

Picasso In fase alfa ha concepito i suoi capolavori

Onde alfa (o alpha) del cervello. L' elettroencefalogramma le registra, come le beta, le delta e le theta, scienziati e ricercatori da anni le studiano, i creativi le «frequentano» più degli altri. E, secondo test scientifici recenti, i monaci tibetani (dal Dalai Lama in giù) sembrano svilupparle con la meditazione. 
Gli studiosi dei fenomeni extrasensoriali e paranormali, poi, le associano a telepatia, telecinesi e così via. Dalle tecniche di rilassamento orientali alle musiche New Age il minimo comun denominatore sono proprio le onde a frequenza alfa. Il cervello è sintonizzato su questa frequenza durante la fase di dormiveglia. Ma anche il feto nel grembo materno è sintonizzato in alfa. Fase in cui il cervello memorizza, crea, stimola la produzione di ormoni: quello della crescita, endorfine (antidolorifici), la famosa melatonina, molecole antiinfiammatorie. Ecco allora che riprodurre nei neuroni il relax del dormiveglia significa «rigenerare» corpo e cervello, mente e muscoli. E oggi c' è chi, attivando le onde alfa, crea situazioni di anti-stress, ringiovanimento e miglioramento dello stato muscolare. Come? Con la sintesi tra tecnologia occidentale e tecniche di meditazione e rilassamento orientali. Riportando mente e corpo quasi in uno stato fetale, nel grembo materno. Questo promette l'alphaliege, la «culla» che stimola il cervello a «ripulirsi» dei veleni della società moderna rimettendosi in frequenza alfa: momento di massima creatività, intuizione, produzione ormonale, riparazione cellulare. Al Kulm Hotel di Saint Moritz la «culla» è come un trono posto in una stanza a luce azzurra diffusa (stimolo visivo). La testa si appoggia tra due altoparlanti quasi invisibili e il corpo disteso a disegnare una «esse». Durata 23 minuti. Luce, suoni in grado di attivare la frequenza delle onde alfa (esistono musiche che ascoltate per iPod servono agli atleti per concentrarsi), un calore piacevole che scorre lungo la schiena appoggiata al divano-culla. Un sonno ad occhi aperti, un ritorno rigenerante alle origini. Con le cellule del corpo che sembrano ritrovare la loro memoria embrionale, un' energia dimenticata.  In Germania, Austria e a Montecarlo si sta diffondendo. (...). Il cervello è, semplificando, una potente ricetrasmittente e così come produce onde in alcune fasi della sua attività può essere portato nelle stesse fasi stimolandolo con le stesse frequenze. E in alfa è proprio super. Per esempio, secondo ricerche australiane, queste onde se amplificate possono comandare a distanza computer ed elettrodomestici: i tetraplegici potrebbero usare la «forza della mente» per manovre altrimenti impossibili. Non solo: le alfa abbondano nei creativi, nei geni. Perché è proprio quando il cervello è in dormiveglia che idee e intuizioni vanno al massimo. Uno dei primi studi sul cervello in azione, fatto nel 1978 da Colin Martindale psicologo dell' università di Maine, dimostrò che la creatività ha due fasi: l'ispirazione e l'elaborazione. Quando le «cavie» (scrittori sotto controllo elettroencefalografico) inventavano delle storie, l'attività cerebrale era stranamente ridotta (a riposo), mentre il cervello creava connessioni dietro le quinte. Era la fase delle onde alfa, quella dell' ispirazione. E i più creativi erano quelli che registravano più «alfa» all' elettroencefalogramma.
Pappagallo Mario - Corriere della Sera, 4 Settembre 2006

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